ANNO 14 n° 121
''Garantite tutte le classi iniziali di ogni ciclo di studio per il prossimo anno''
Daniele Peroni: ''Ma la Tuscia ha perso 650 studenti''. L'assessore regionale Schiboni in Provincia per il dimensionamento scolastico
Monica
17/04/2024 - 07:18
di Monica Di Lecce

VITERBO - ''Sebbene in un anno la Tuscia abbia perso 650 studenti, siamo riusciti a garantire l'apertura di tutte le classi iniziali di ogni ciclo di studio per il prossimo anno''. Lo ha detto il dirigente dell'ufficio scolastico, Daniele Peroni, intervenendo ieri in Provincia alla seduta del consiglio, congiunta con l'assemblea dei sindaci, sul dimensionamento scolastico, alla presenza dell'assessore regionale Schiboni e dei consiglieri Sabatini e Zelli.

L'obiettivo è stato quello di per aprire il dialogo sulla bozza delle linee guida per la programmazione della rete scolastica regionale 2025/2026.

''Abbiamo impostato la definizione di questo documento sul dialogo e sul confronto, rispettando le peculiarità di tutti e i territori e le esigenze delle singole comunità - ha detto l'assessore regionale Schiboni - Infatti, in questo modo, ribaltando la logica seguita sinora abbiamo scelto di riportare la discussione sui territori, all'insegna della responsabilità e della collaborazione istituzionale. Come Regione Lazio - ha aggiunto - intendiamo tenere in considerazione le dinamiche sociali, il sistema dei collegamenti e dei trasporti. Tenendo conto anche della dotazione strutturale degli edifici, anche in relazione agli interventi di edilizia scolastica previsti e in fase di realizzazione, e le reali opportunità di inserimento dei giovani in un contesto lavorativo''.

La bozza del documento sarà inviata oggi al presidente della Provincia che dovrà inviarla ai sindaci che avranno dieci giorni di tempo per far pervenire alla Regione osservazioni e suggerimenti.

Presente alla riunione anche la dirigente regionale dell'area per il diritto allo studio scolastico e universitario che ha illustrato la bozza di programmazione sotto il profilo tecnico.

Per l'anno scolastico 2025-2026 le misure di riorganizzazione della rete scolastica potranno prevedere l'accorpamento, la disaggregazione e il cambio di aggregazione delle istituzioni scolastiche del I ciclo e del II ciclo (Direzioni didattiche, Istituti comprensivi, Scuole secondarie di primo grado, Scuole secondarie di secondo grado) presenti nel territorio regionale o di parti di esse (plessi, sezioni staccate o succursali). I Comuni, nell'individuare le istituzioni scolastiche su cui intervenire, dovranno tenere conto delle varie specificità territoriali e, in particolare, della necessità di salvaguardare i presidi scolastici presenti nei territori particolarmente isolati o disagiati.






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