ANNO 15 n° 296
Gallese, 23esima edizione del Festival di musica antica Marco Scacchi
Un binomio, musica e crescita culturale
23/10/2025 - 11:16

GALLESE - La città #nel suono della natura ha avviato importanti novità nel panorama delle manifestazioni culturali musicali e la 23esima edizione del Festival di musica antica Marco Scacchi, che si è da poco conclusa, ne rappresenta un chiaro esempio.

Un binomio, musica e crescita culturale, che ha visto Gallese, borgo dell’Agro falisco, adottare una nuova strategica visione: collaborare per crescere e rilanciare. Il tutto sotto la guida esperta della direttrice artistica Nijolė Dorotėja Beniušytė, clavicembalista e docente di clavicembalo e tastiere storiche nonché organizzatrice di numerose manifestazioni di musica antica.

 

L’edizione di quest’anno ha visto la realizzazione di due appuntamenti: un’apertura affidata alla Cappella Musicale Corradiana, che si è esibita in un programma suggestivo nella Chiesa di Sant’Agostino, e un finale nella sala del Museo e Centro Culturale Marco Scacchi lasciato al melodioso suono del clavicembalo di Nijolė Dorotėja Beniušytė che accompagnava le armonie della viola d’amore di Daniel Fradkin.

 

Tuttavia, poiché il Festival rappresenta per il Comune di Gallese un’azione strategica a 360°, non da meno sono stati gli eventi che hanno contribuito a rafforzare la potenza culturale e sociale della manifestazione.

E così la narrazione del Festival si è arricchita della volontà di riprendere il comune percorso intrapreso con il Wanda Landowska International Harpsichord Competition, fondato dalla clavicembalista Margherita Porfido recentemente scomparsa e che è stata vicina nel ricordo nella giornata di apertura del Festival.

Un progetto, quello di collegare il Festival Marco Scacchi ad un concorso per giovani talentuosi clavicembalisti, che è stato bruscamente interrotto per la scomparsa di Margherita, ma che è stato rilanciato in questa edizione del Festival con la rinnovata intenzione di riservare un ampio spazio alla promozione degli studi degli strumenti antichi, anche mediante la sperimentazione di nuove sonorità.

 

Ma quest’edizione ha ribadito anche i contatti già avviati con il Comune di Terlizzi, presente a Gallese nella persona dell’Assessore alla Cultura Daniela Zappatore. La città metropolitana di Bari, nota per il suo colorato mercato floricolo, per la gustosa produzione di olio e per la significativa produzione di ceramica artistica, gode di interessi comuni con la Città di Gallese proprio grazie alla musica antica: a Terlizzi viene organizzato il Concorso Wanda Landowska e il Festival Millico, intitolato al cantante e compositore Vito Giuseppe Millico nato a Terlizzi e vissuto nel XVII secolo.

 

Così commenta l’Assessore alla Cultura Amedoro Latini – “Questo weekend appena trascorso a Gallese è stato vissuto all’insegna della musica antica grazie al Festival Marco Scacchi. Sono state due giornate intense durante le quali si sono esibiti artisti di altissimo livello. Nella prima serata nella Chiesa di Sant’Agostino siamo stati catturati dalle voci della Cappella Musicale Corradiana che ha lasciato una profonda emozione eseguendo la Messa di Marco Scacchi. Nella seconda serata al Museo abbiamo invece potuto apprezzare un affascinante strumento, la viola d’amore, suonato dal maestro Daniel Fradkin e accompagnato dalla nostra direttrice artistica al clavicembalo. Molte altre sono state le emozioni che ci ha lasciato questa 23esima edizione, tra cui il ricordo di Margherita alla quale questo Festival è stato dedicato: grazie al suo lavoro e alla sua passione oggi possiamo continuare ciò che con lei abbiamo appena iniziato. A coronare l’evento è stata la visita dell’amministrazione comunale di Terlizzi, nella persona dell’Assessore alla Cultura Daniela Zappatore, che ha suggellato la promessa di ufficializzare il legame culturale e di amicizia tra le due città, unite nella valorizzazione della musica antica.”

 

L’organizzazione della prossima edizione del Festival, che è già stata avviata, proporrà la realizzazione concreta di quanto costruito finora, ma anche l’attivazione di nuove sinergie territoriali, poiché ciò che la musica rende possibile è la capacità di creare ponti e rafforzare legami.

 






Facebook Twitter Rss