ANNO 15 n° 313
Furto nella Tuscia: sette sculture di Mario Becciu sottratte nella notte a Gallese
Le opere in marmo, tufo e basalto, facevano parte del paesaggio artistico del paese. Valore stimato circa 5.400 euro, indagano i carabinieri
09/11/2025 - 16:32

GALLESE - Una brutta sorpresa ha colpito la comunità di Gallese, nella tarda serata di mercoledì 5 novembre, presso l’abitazione-laboratorio dello scultore Mario Becciu, sono state rubate sette sculture realizzate dall’artista.

Alcune delle sculture rubate

Secondo la ricostruzione dei fatti, intorno alle 22:45 quattro individui con accento straniero — due che fungevano da “palo” e due che hanno caricato le opere su un SUV scuro — si sono introdotti nel giardino collegato al laboratorio.

Nonostante l’allarme ricevuto dal figlio dell’artista, Mattia, i malfattori sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Le opere rubate — in marmo, basalto e tufo — erano firmate, catalogate e già esposte all’esterno dell’abitazione-laboratorio, nelle immediate vicinanze del campo di calcio locale.

Il valore complessivo stimato ammonta a circa 5.400 euro.

In seguito all’episodio è stata sporta denuncia presso i carabinieri di Civita Castellana da parte della famiglia Becciu.

Mario Becciu è originario della Sardegna, del paese di San Sperate, opera da oltre quindici anni nel territorio della Tuscia, dove alterna soggiorni lunghi presso una famiglia ospitante. Il suo percorso artistico ha inizio già in tenera età: all’età di sei anni, il padre lo avviava all’artigianato della pietra e del ferro. Il contesto culturale vivace del suo paese natale — trasformato negli anni sessanta in un museo a cielo aperto con murales, sculture e monumenti — ha influenzato profondamente la sua visione artistica.

Becciu trascorse periodi di lavoro anche in Europa, cimentandosi in pittura, teatro e scultura; infine si è stabilito in Tuscia, dove il materiale lapideo — qualunque esso fosse — diveniva per lui mezzo espressivo per dialogare con la natura e lo spazio intorno. Le sue opere — corpi umani, figure fantastiche, fontane, tavoli e frammenti – sono disposte spesso in maniera apparentemente casuale nella vegetazione, creando un rapporto diretto con l’ambiente.

Il furto non colpisce soltanto un singolo artista, ma un pezzo della cultura locale: le sculture — già collocate all’esterno e visibilifacevano parte del paesaggio artistico di Gallese. Il fatto che siano state sottratte durante la notte, rapidamente e senza apparente ostacolo, solleva questioni circa la sicurezza delle opere esposte all’aperto e la vigilanza in aree semi-periferiche.

L’appello della famiglia Becciu è chiaro: qualsiasi informazione, anche apparentemente minore, può essere utile alle indagini. Le autorità competenti — tra cui i carabinieri — stanno raccogliendo elementi per identificare i responsabili e recuperare le opere.






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