VITERBO - Da alcune settimane nella Tuscia, pioggia e sole si alternano creando quel mix ideale che di solito favorisce la crescita dei funghi. Eppure, nonostante le condizioni apparentemente perfette, i cercatori locali ancora non vedono i risultati sperati.
Nelle zone vicine, come quelle di Rieti, Terni, in Umbria e in Toscana, la stagione è già iniziata alla grande, con raccolte abbondanti. Qui, invece, si aspetta ancora con pazienza. Molti viterbesi però stanchi di attendere, hanno già preso la strada verso queste regioni nella speranza di riempire i loro cestini. Intanto solo i più coraggiosi si avventurano nei boschi di San Martino al Cimino, Canepina, Vetralla e dintorni, nella speranza di trovare qualche fungo.
Come raccogliere i funghi in sicurezza
Raccogliere funghi è un’attività che richiede passione, ma anche rispetto per la natura e attenzione alle regole. Prima di tutto, è importante avere il patentino necessario; qui nella Tuscia, serve una licenza che si può ottenere presso il Comune o altre istituzioni locali. Che sia giornaliera o stagionale, questa licenza è indispensabile per raccogliere in regola.
È consentita la raccolta di 3 kg di funghi al giorno, e i giorni per la raccolta sono il martedì, venerdì, sabato e domenica. La raccolta è vietata durante le ore notturne, da un'ora dopo il tramonto fino a un'ora prima dell'alba.
L’attrezzatura giusta fa la differenza; è consigliato l’uso di un cestino di vimini, che permette ai funghi di respirare e alle spore di disperdersi, anziché un sacchetto di plastica. Un coltellino adatto è poi utile per staccare il fungo senza danneggiare il terreno o la pianta.