ANNO 15 n° 301
Frodi fiscali e riciclaggio tra Viterbo e Roma: maxi operazione della Guardia di Finanza, sequestrati oltre 93 milioni di euro
Coinvolti 244 soggetti e 123 indagati. Al centro delle indagini due organizzazioni criminali attive nei settori della ristorazione e della logistica
28/10/2025 - 10:51

VITERBO - Una maxi operazione della Guardia di Finanza ha colpito duramente due organizzazioni criminali attive tra Viterbo e Roma, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. L’inchiesta riguarda una complessa rete di frodi fiscali e riciclaggio di denaro, con sequestri per oltre 93 milioni di euro e misure cautelari nei confronti di 244 soggetti. Sono 123 gli indagati.

Le accuse comprendono associazione a delinquere, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio, dichiarazioni fraudolente con l’uso di fatture false, omessa dichiarazione e indebita compensazione, oltre a detenzione abusiva di armi.

Le indagini, partite da accertamenti fiscali condotti dal gruppo della Guardia di Finanza di Viterbo e dal terzo nucleo operativo metropolitano di Roma, hanno portato alla luce l’esistenza di due gruppi criminali con sedi operative nei due capoluoghi. Attraverso società intestate a prestanome, i gruppi avrebbero realizzato un’enorme frode fiscale, evadendo imposte per oltre 65 milioni di euro. Le attività illecite riguardavano in particolare i settori della ristorazione, catering, facchinaggio, logistica e servizi alle imprese.

Gli approfondimenti del GICO (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) di Roma hanno inoltre documentato un vasto sistema di riciclaggio e reimpiego dei proventi derivanti dalle frodi. Una parte del denaro veniva trasferita all’estero attraverso il metodo “Fei Ch’ien”, un sistema di movimentazione di capitali virtuale e difficilmente tracciabile, gestito da una coppia di coniugi di nazionalità cinese. L’ammontare complessivo delle somme riciclate supera i 28 milioni di euro.






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