VITERBO - Secondo le stime del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, il ritorno del caldo e della settimana di Ferragosto danno una spinta al turismo. Per il 15-17 agosto si prevedono oltre 12,4 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane. L’analisi evidenzia un’estate anomala, le presenze italiane sono distribuite più sui mesi periferici che in quelli centrali.
Nonostante questo, il ponte ferragostano avrà comunque un impatto economico significativo. Per tipologia di destinazione, le località marine registrano un'occupazione media del 93%, seguite dalle località dei laghi al 92% e da quelle montane (90%).
Le aree rurali e collinari sono all'88%, le termali all'81%. Il caldo si rivela invece ostativo per le città e i centri d'arte, che si fermano al 76%. Anche l'analisi per macro-aree mostra un andamento disomogeneo. Le regioni del Sud e Isole segnano la saturazione più elevata (91%), mentre altrove i valori restano leggermente inferiori alla media nazionale.
Nel Nord Est il tasso è all'86%, ma nella regione si distingue il Trentino-Alto Adige con il 93% di occupazione. Il tasso di occupazione per il Nord Ovest è leggermente superiore (87%), grazie a Valle d'Aosta e Liguria, rispettivamente al 95% e al 97%. Nel Centro Italia il tasso scende all'85%, mentre al Sud e nelle Isole i picchi si registrano in Sardegna e Puglia.
'I dati dell'indagine nazionale in accordo con quanto dichiarato da Vittorio Messina rispecchiano in larga parte anche la nostra provincia - dice Vincenzo Peparello Presidente Assoturismo della Confesercenti di Viterbo ed esperto in turismo - anche se con le dovute differenziazioni per quanto riguarda le località di mare, di lago e la città Capoluogo dove comunque ad un giugno con un segno positivo rispetto all'anno scorso gli operatori segnalano una contrazione della domanda, delle presenze e soprattutto una riduzione della spesa media con conseguente calo dei consumi nel mese di luglio e nella prima settimana di agosto. Il Ferragosto resta sia per tradizione che per il calendario delle ferie delle famiglie italiane il clou della stagione turistica italiana, quest'anno in particolare va affrontato in un contesto particolare, il ritorno del caldo che ha dato una spinta alle prenotazioni nella maggior parte delle località anche se la domanda interna continua a muoversi con cautela mentre in generale cresce il ruolo della domanda straniera grazie alle iniziative promozionali nazionali sui mercati esteri. Si notano cambiamenti nelle scelte: premiate le località un pò più interne e si assiste ad un forte ritorno alla vacanza nella seconda casa ed ad altre tipologie di alloggio rispetto a quelle più tradizionali alberghiere e plein air. Sono segnali che fanno riflettere e nello stesso tempo confermano la necessità di posizionare sempre più l'offerta alle esigenze dei viaggiatori e di rafforzare le politiche di sostegno per la competitività delle nostre imprese turistiche'.