ANNO 15 n° 127
Erbacce e un'insegna cadente, il cinema Flaminio e Florida vittime di un inesorabile declino
Abbandonati ormai da tanti anni, oggi vivono in uno stato di totale abbandono
Alessandra
05/08/2024 - 08:01
di Alessandra Sorge

CIVITA CASTELLANA - Un'insegna cadente e l'area sottostante transennata sono il triste epilogo del lento declino che ha visto il cinema Flaminio spegnersi lentamente fino ad eclissare la storia di uno dei luoghi simbolo della città della ceramica. Stesso destino è stato riservato al cinema Florida, nel centro storico, dove incuria ed erbacce hanno ricoperto l'ingresso e fagocitato l'intera facciata di quello che un tempo è stato il cinema per famiglie e poi teatro per spettacoli artistici e musicali. Luoghi che si sono arresi allo scorrere del tempo e al passare delle mode, le stesse mode che hanno portato le persone a preferire le grandi multisala a discapito del piccolo 'ritrovo' di città. Gli stessi ambienti che hanno rappresentato un luogo di cultura e socialità della cittadina e che ora, come due guerrieri sconfitti, si sono arresi ai segni del tempo. I civitonici, tra il malinconico e il nostalgico, si chiedono se ci sia la possibilità di salvare questi posti, magari sfruttando qualche finanziamento regionale per la riqualificazione urbana, rivalutandone e rilanciando anche l'economia locale. Impossibile al momento, visto che i due locali non sono di proprietà comunale e la manutenzione è in capo a privati. Circa un paio di mesi fa alcuni ragazzi, non sapendo come ammazzare il tempo, hanno forzato una finestra e si sono intrufolati all'interno; hanno raggiunto l'esterno del locale e hanno piegato le staffe che reggevano l'insegna, causandone lo spostamento in avanti. I vigili del fuoco hanno effettuato gli opportuni rilievi e perimetrato l'area. A breve dovrebbero partire i lavori di messa in sicurezza, anche se il primo cittadino rassicura che al momento non c'è nessun pericolo di distaccamento.

LA STORIA - In voga fino all'inizio del nuovo millennio il cinema Flaminio e il Florida hanno segnato il passo culturale di intere generazioni di civitonici e non solo, dato che entrambi sono stati abitualmente frequentati anche da gente dei paesi limitrofi. Usuale era, alla fine del film, incamminarsi lungo il Corso per il classico 'struscio'. Bei tempi. Il poeta Alessandro Soli, tornando indietro con la memoria, ne ha ripercorso la storia negli ultimi 70 anni. 

'Erano gli anni cinquanta - ricorda - e a Civita Castellana avevamo due sale cinematografiche, A quei tempi, così avari di svago e divertimenti, questo rappresentava il massimo per noi ragazzi di provincia. Il cinema teatro Florida era il palcoscenico di piccole recite scolastiche e amatoriali, mentre il Flaminio era il vero tempio della “settima arte”. Ricordo ancora, quando fu proiettato il primo film in Cinemascope e questo grande schermo rettangolare, che non finiva mai, dove Robert Taylor, Mel Ferrer, e Tony Curti ci facevano rivivere le gesta di Re Artù e Lancillotto, il tutto in Tecnicolor. A quei tempi, non c’era l’aria condizionata, ed ecco il soffitto del cinema si apriva come per incanto, e l’afa estiva si trasformava in brezza, e di sera altre stelle brillavano insieme a quelle della Lux Film'.

Soli ricorda i vari personaggi che hanno fatto la storia e la fortuna del cinema Flaminio, a cominciare dalle famiglie Fasoli, la cassiera Ines Mariani e ancora Alessandro Zitelli detto 'Lisandro Cacarella' che come ricorda Soli: 'Col suo frustino di bambù ti minacciava se parlavi in sala durante il film'.

Certo erano altri tempi, ora andare al cinema non è più un avvenimento. Sono cambiate le abitudini e i ritmi di vita, quello che però sembra destinato a rimanere indelebile nel tempo è l'affezione per questi posti e la speranza che, magari, un giorno, possano essere utilizzati per altri scopi sociali, un incisivo intervento di ristrutturazione potrebbe riportarli a nuova vita e farli rientrare di diritto nella vita sociale della cittadinanza.

Facebook Twitter Rss