In questo sito non vengono utilizzati cookies per raccogliere informazioni personali in modo diretto ma alcuni elementi di terze parti potrebbero anche utilizzarli.
Cliccando su "approvo", navigando il sito o scorrendo questa pagina confermi di accettare i cookies (che ricordiamo possono essere sempre disabilitati dalle impostazioni del tuo browser).
Leggi come vengono utilizzati i cookies su questo sito - Approvo
E' stato dimesso dall'ospedale il 15enne colpito dal fulmine
Ricoverato da circa una settimana al Bambino Gesù è stato giudicato fuori pericolo. Sta bene e potrà tornare a casa
27/08/2025 - 07:01
CIVITA CASTELLANA - (A.S.) E' stato dimesso nelle ore scorse il quindicenne ricoverato al Bambino Gesù di Roma dopo essere stato colpito da un fulmine mentre si trovava tra le montagne abruzzesi. Il ragazzo, che vive con la famiglia nella frazione di Sassacci, sembra ormai definitivamente fuori pericolo, sta bene, e nei prossimi giorni dovrà continuare le medicazioni presso il nosocomio capitolino. La notizia dello scampato pericolo ha risollevato l'umore di un'intera comunità che ha seguito con grande apprensione la tragica vicenda.
Il fatto risale a domenica 17 agosto. Il quindicenne si trovava tra i monti del Teramano (in località Coppo di Crognaleto), dove la famiglia porta avanti con passione ma anche tanto sacrificio l'antica usanza della transumanza, quando un fulmine lo ha colpito. Nel giro di una ventina di minuti gli operatori del soccorso sono giunti sul posto con eliambulanza e lo hanno trasportato al più vicino ospedale dell'Aquila. Da qui il trasferimento al Bambino Gesù, dove è rimasto ricoverato per alcuni giorni. Le sue condizioni, seppur giudicate critiche in un primo momento, sono andate via via migliorando, tanto da spingere i medici a giudicarlo fuori pericolo. La comunità di Civita Castellana, e in particolare quella di Sassacci, si è stretta con affetto attorno alla famiglia. 'Quando abbiamo appreso la notizia - ha affermato Don Carlo, parroco della parrocchia San Luigi Gonzaga - siamo rimasti profondamente colpiti. Conosco personalmente la famiglia, sono brava gente, dedita al lavoro e profondamente legata alle proprie radici. Sapere che oggi il ragazzo è fuori pericolo è una bellissima notizia. Abbiamo sperato tanto per lui, organizzato momenti di preghiera per far sentire a lui e alla sua famiglia tutta la vicinanza e l'affetto di una comunità che gli è stata tanto vicino'
CIVITA CASTELLANA - (A.S.) E' stato dimesso nelle ore scorse il quindicenne ricoverato al Bambino Gesù di Roma dopo essere stato colpito da un fulmine mentre si trovava tra le montagne abruzzesi. Il ragazzo, che vive con la famiglia nella frazione di Sassacci, sembra ormai definitivamente fuori pericolo, sta bene, e nei prossimi giorni dovrà continuare le medicazioni presso il nosocomio capitolino. La notizia dello scampato pericolo ha risollevato l'umore di un'intera comunità che ha seguito con grande apprensione la tragica vicenda.
Il fatto risale a domenica 17 agosto. Il quindicenne si trovava tra i monti del Teramano (in località Coppo di Crognaleto), dove la famiglia porta avanti con passione ma anche tanto sacrificio l'antica usanza della transumanza, quando un fulmine lo ha colpito. Nel giro di una ventina di minuti gli operatori del soccorso sono giunti sul posto con eliambulanza e lo hanno trasportato al più vicino ospedale dell'Aquila. Da qui il trasferimento al Bambino Gesù, dove è rimasto ricoverato per alcuni giorni. Le sue condizioni, seppur giudicate critiche in un primo momento, sono andate via via migliorando, tanto da spingere i medici a giudicarlo fuori pericolo. La comunità di Civita Castellana, e in particolare quella di Sassacci, si è stretta con affetto attorno alla famiglia. 'Quando abbiamo appreso la notizia - ha affermato Don Carlo, parroco della parrocchia San Luigi Gonzaga - siamo rimasti profondamente colpiti. Conosco personalmente la famiglia, sono brava gente, dedita al lavoro e profondamente legata alle proprie radici. Sapere che oggi il ragazzo è fuori pericolo è una bellissima notizia. Abbiamo sperato tanto per lui, organizzato momenti di preghiera per far sentire a lui e alla sua famiglia tutta la vicinanza e l'affetto di una comunità che gli è stata tanto vicino'