ANNO 14 n° 118
“Doveroso intitolare una via o piazza in ricordo dei martiri delle Foibe”
Le consigliere Friggi e Agostini presentano una mozione al Comune ‘per non dimenticare’
19/03/2024 - 07:04

 

ACQUAPENDENTE - Il 5 marzo le consigliere di opposizione Federica Friggi e Domitilla Agostini hanno presentato, alla Sindaca di Acquapendente, Alessandra Terrosi ed altri, una mozione per intitolare una Via, una Piazza, Largo o di un luogo-locale istituzionale, idoneo al posizionamento di un cippo-targa, in ricordo dei martiri delle Foibe e degli esuli giuliani-dalmati.
“Dopo una ricerca svolta con l’ausilio e la preziosa collaborazione di alcuni concittadini interessati, siamo venuti a conoscenza che nella Città di Acquapendente non è presente, una via, piazza, largo e neanche un cippo-targa che ricordi i martiri delle foibe e degli esuli giuliani-dalmati”, spiegano le consigliere.
“Preso atto che con la Legge N° 92 del 30 Marzo 2004 la Repubblica Italiana ha istituito il 10 Febbraio quale “Giorno del ricordo”, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dall’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale - così le consigliere spiegando i motivi della loro richiesta -  e che molti Comuni lo hanno già fatto, votando all’unanimità apposite mozioni come questa”.
“Si ricorda così il sacrificio di centinaia e migliaia di italiani abitanti nelle terre italiane poste al confine orientale - proseguono - che nel dopo guerra tra il 1953 ed il 1960 furono brutalmente uccisi o in alternativa costretti ad abbandonare le loro terre, le loro case ed i loro affetti a causa della politica attuata da Tito”.
“É un nostro dovere di diffondere tra le nuove generazioni aquesiane questa triste vicenda che appartiene alla storia del nostro popolo”, concludono. 

ACQUAPENDENTE - Il 5 marzo le consigliere di opposizione Federica Friggi e Domitilla Agostini hanno presentato, alla Sindaca di Acquapendente, Alessandra Terrosi ed altri, una mozione per intitolare una Via, una Piazza, Largo o di un luogo-locale istituzionale, idoneo al posizionamento di un cippo-targa, in ricordo dei martiri delle Foibe e degli esuli giuliani-dalmati.


“Dopo una ricerca svolta con l’ausilio e la preziosa collaborazione di alcuni concittadini interessati, siamo venuti a conoscenza che nella Città di Acquapendente non è presente, una via, piazza, largo e neanche un cippo-targa che ricordi i martiri delle foibe e degli esuli giuliani-dalmati”, spiegano le consigliere.


“Preso atto che con la Legge N° 92 del 30 Marzo 2004 la Repubblica Italiana ha istituito il 10 Febbraio quale “Giorno del ricordo”, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dall’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale - così le consigliere spiegando i motivi della loro richiesta -  e che molti Comuni lo hanno già fatto, votando all’unanimità apposite mozioni come questa”.


“Si ricorda così il sacrificio di centinaia e migliaia di italiani abitanti nelle terre italiane poste al confine orientale - proseguono - che nel dopo guerra tra il 1953 ed il 1960 furono brutalmente uccisi o in alternativa costretti ad abbandonare le loro terre, le loro case ed i loro affetti a causa della politica attuata da Tito”.


“É un nostro dovere di diffondere tra le nuove generazioni aquesiane questa triste vicenda che appartiene alla storia del nostro popolo”, concludono.






Facebook Twitter Rss