ANNO 14 n° 118
''Dotare Tarquinia di un presidio vigili del fuoco''
I deputati Mazzoli e Terrosi scrivono al sottosegretario di Stato Bocci
12/03/2015 - 10:39

VITERBO - ''Dotare Tarquinia di un presidio permanente dei Vigili del Fuoco, al fine di garantire un servizio di primaria rilevanza, non solo per la città ma anche per il litorale viterbese e per i comuni dell’immediato entroterra”. Alessandro Mazzoli e Alessandra Terrosi, deputati del Partito democratico, scrivono al sottosegretario di Stato al ministero dell’interno, Giampiero Bocci, per chiedere che il distaccamento vengo autorizzato.

Nella giornata in cui a Tarquinia scenderanno in piazza il sindaco Mauro Mazzola (al quale Mazzoli ha anche inviato una lettera per scusarsi dell’assenza alla manifestazione) e il sindacato, i deputati tornano a sostenere la battaglia: “L’incendio di una palazzina, avvenuto lo scorso 20 febbraio a Tarquinia, ha dimostrato – ricordano - ancora una volta le carenze del dispositivo di sicurezza: il comando di Viterbo dista oltre 45 chilometri e il comando di Civitavecchia, distante 20 chilometri, presenta serie difficoltà nel coprire il territorio tarquiniese. L’intervento dei Vigili del Fuoco è giunto dopo ben 50 minuti, proprio a causa della mancanza di un distaccamento permanente sul litorale viterbese”.

''Ricordiamo – continuano - che, trattandosi di un’area litorale, nel periodo estivo è investita dall’aumento massiccio della popolazione per l’afflusso turistico nelle località balneari. Inoltre, sulla fascia costiera insistono due rilevanti vie di comunicazione: la statale Aurelia e la linea ferroviaria Roma-Genova. Ciò non permette alla dislocazione sul territorio di Viterbo di garantire un adeguato controllo né la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di emergenza''.

''Si rende necessaria – concludono - una immediata ripresa della convenzione con cui la Regione Lazio assicuri una squadra, in via straordinaria, di Vigili del Fuoco e, soprattutto, l’assegnazione di personale per aprire un distaccamento permanente, come già avvenuto per i comuni di Poggio Mirteto (RI) e di Castelforte (LT)''.





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