ANNO 14 n° 123
'Distretto ceramico: serve un brand'
E' l'idea lanciata da tre professionisti del mondo digitale: 'Bisogna creare una nuova vision'
Alessandra
09/04/2024 - 07:02
di Alessandra Sorge

 

CIVITA CASTELLANA - 'Al distretto ceramico di Civita Castellana serve un vero e proprio Brand: un nome, uno slogan e un logo che sia conosciuto e riconosciuto a livello internazionale e che sappia identificare i nostri prodotti in un unico comune denominatore.

E' questa l'idea lanciata da Alessandro Angelelli, Alessio Alessandrini e Roberto Mancini, tre professionisti della comunicazione che vivono e lavorano nella città della ceramica, per far conoscere in tutto il mondo i prodotti del nostro territorio.

'Il traino mondiale del settore dell'arredo bagno - dicono - è rappresentato dal distretto industriale di Civita Castellana ma, paradossalmente, non esiste un Brand. L'idea nasce dalla volontà di mettere insieme le aziende e i loro imprenditori per creare qualcosa di nuovo che a Civita non è mai esistito. Il nostro distretto vanta tre caratteristiche fondamentali. La prima, la storia millenaria che getta le sue radici in tremila anni di storia. La seconda, la tendenza ad anticipare le mode dell'arredobagno: i colori, le forme, le caratteristiche tecniche sono pensate qui e da qui vengono esportate in tutto il mondo. La terza, la sostenibilità: il nostro distretto vanta la presenza dell'Apea, che è l'area produttiva ecologicamente attrezzata, e si sta muovendo in un futuro sempre più green e fautore dell'economia circolare. Insomma, un vero e proprio esempio virtuoso, che ci differenza nel mercato globale'.

WCi è l'acronimo sul quale si sta ragionando. 'WC oltre ad essere una sigla universalmente riconosciuta - raccontano i tre imprenditori - sta per Viva la ceramica, mentre la I sta per industriale'. Da qui il cambio di senso e declinazione in We Claim It, ossia 'lo rivendichiamo'. Il richiamo è a tutti i valori che fanno della ceramica civitonica un unicum a livello internazionale e a due specifici goal dell'agenda 2030 sulla sostenibilità.

'Finora - concludono - abbiamo ricevuto il sostegno di cinque aziende del distretto e puntiamo a fare un incontro informativo aperto a tutti per proporre la nostra idea. Quello che è importante è un vero e proprio cambio di passo nella vision: un sanitario in ogni casa, ognuno con un messaggio, per migliorare il mondo. Basta parlare di prodotto ai clienti, è il prodotto che deve parlare ai clienti. Esso stesso diventa mezzo di comunicazione. Un media duraturo e longevo, attraverso il quale le aziende del distretto si fanno conoscere nel mondo, sostenendo e rivendicando battaglie sociali per migliorare le condizioni di vita sul pianeta. E' solo questione di cambiare mentalità e di lavorare insieme, aziende istituzioni e professionisti'.






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