ANNO 14 n° 120
Detenuto morto in carcere d'anoressia, il ministero
della Giustizia citato dal gup come responsabile civile
Sul decesso di La Penna il dicastero citato come responsabile civile
26/11/2011 - 04:00

VITERBO - Il ministero della Giustizia citato a comparire come responsabile civile nel processo penale per la morte di Simone La Penna, avvenuta il 26 novembre 2009 nel carcere di Regina Coeli.

A stabilirlo è stato il giudice dell'udienza preliminare Nicola Di Grazia che ieri l’altro ha accolto la richiesta dei genitori e della convivente di La Penna assistiti dagli avvocati Sergio Maglio e Roberto Randazzo, nell'ambito del procedimento per omicidio colposo che vede imputati tre medici che ebbero in cura l'uomo durante la detenzione. Detenzione che, per diversi mesi La Penna (che oggi avrebbe 34 anni) scontò nel penitenziario viterbese.

La Penna venne infatti tradotto nel carcere Mammagialla nel gennaio 2009 per scontare una condanna di due anni, quattro mesi e ventinove giorni per detenzione di sostanze stupefacenti. Allora pesava 79 chili. Ma di lì a poco, si sarebbe ammalato: il 27 luglio dello stesso anno è infatti datato il primo ricovero all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Anche se, in realtà, già nei mesi precedenti “le sue condizioni di salute avevano reso necessari accertamenti sanitari all’ospedale Belcolle”, ha fatto sapere l’avvocato Randazzo, che ha tenuto a precisare: “Negli atti processuali non risultano indagati medici viterbesi. Dopo il ricovero al Pertini – ha aggiunto il legale – avanzammo diverse richieste di arresti domiciliari per via delle gravi condizioni psico-fisiche del nostro assistito”. Le istanze, però, furono tutte respinte dal tribunale di Sorveglianza, secondo cui il regime carcerario era invece compatibile con stato di salute di La Penna.

Dimesso dal nosocomio capitolino, il giovane venne quindi trasferito nel carcere di Regina Coeli perché “dotato di un centro clinico”. Il fatto, però, che “La Penna soffriva di anoressia e depressione, malattie – ha detto – per uscire dalla quale occorre un adeguato sostegno psicologico”. In buona sostanza, secondo l’impianto accusatorio, i medici non vigilarono in modo adeguato sulle condizioni di salute del detenuto. E il 26 novembre, dopo essere dimagrito di 34 chili, La Penna venne trovato privo di vita nella sua cella a Regina Coeli.

Nella vicenda, adesso, sono indagati il dirigente sanitario di Regina Coeli Andrea Franceschini e i medici Giuseppe Tizzano e Andrea Silvano, per i quali il pm Eugenio Albamonte ha chiesto il rinvio a giudizio. Nel corso udienza preliminare davanti al gup, i familiari della vittima hanno chiesto e ottenuto dal giudice, come accennato all’inizio, di citare come responsabile civile il ministero di via Arenula che quindi, in caso di condanna, concorrerà al pagamento del risarcimento dei danni.

Sempre secondo l’accusa, inoltre, i tre medici hanno omesso di assumere di propria iniziativa 'le determinazioni mediche non provvedendo a trasferirlo in una struttura sanitaria idonea ed esprimevano un giudizio di compatibilità con il regime detentivo senza aver acquisito alcun contributo di valutazione sanitaria'.

Ai tre medici ora imputati il pubblico ministero Eugenio Albamonte ha anche contestato di non aver segnalato al magistrato quale era la situazione senza fornire perciò necessari elementi di valutazione circa l'idoneità della struttura sanitaria di Regina Coeli 'in ordine all'efficacia dei trattamenti sanitari impartiti al fine di contenere il decorso incalzante della patologia'.

Nella denuncia presentata al magistrato, gli avvocati di parte civile hanno sottolineato sulla base di una serie di elementi indicati nella denuncia stessa, che la loro costituzione di parte civile era finalizzata ad ottenere insieme con l'affermazione di responsabilità penale anche il diritto dei parenti della vittima ad ottenere un congruo risarcimento danni.

Il 26 gennaio prossimo si terrà una nuova udienza del procedimento e il ministero della Giustizia rappresentato dall'avvocatura dello Stato dovrà comparire davanti al gup.





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