VITERBO - La Tuscia unita contro l’ipotesi che il proprio territorio possa ospitare depositi di scorie nucleari. Nonostante le recenti dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha definito 'superata' l’idea di un unico sito nazionale per lo stoccaggio delle scorie, suggerendo invece soluzioni più piccole e distribuite sul territorio, la Provincia di Viterbo non abbassa la guardia. Anzi, rilancia con un’iniziativa concreta e condivisa con i sindaci della Tuscia.
'Le parole del ministro sono sicuramente positive” spiega il presidente della Provincia, Alessandro Romoli “ma devono tradursi in atti concreti. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia proprio ora. Anche nell’ipotesi di più siti, l’elenco dei 21 siti individuati nella Tuscia da Sogin rimarrebbe valido'.
Per questo motivo, si è avviata un’azione strutturata e strategica. L’obiettivo è produrre un documento tecnico dettagliato, capace di evidenziare l’inidoneità geologica, urbanistica e ambientale dei siti individuati. Per farlo, il territorio è stato suddiviso in tre aree, su cui interverranno professionisti esterni incaricati di condurre analisi sito per sito.
'Il documento finale, una volta completato” continua Romoli “sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea provinciale e successivamente a quella dei sindaci, così da essere deliberato da un organo garante (l’assemblea dei sindaci) e rappresentare una base solida per avviare un iter formale contro ogni ipotesi di insediamento”. La relazione verrà poi trasmessa alla Sogin e, nel frattempo, è già stata avanzata la richiesta ufficiale di incontrare il ministro Pichetto Fratin per affrontare il tema direttamente nella Tuscia.
I sindaci si sono espressi con chiarezza a sostegno della linea adottata dalla Provincia “È fondamentale continuare a combattere”, ha affermato Salvatore Serra, sindaco di Ischia di Castro. Dello stesso avviso Amedoro Latini, vicesindaco di Gallese, che ha parlato di “un lavoro territoriale utile e necessario”. “Siamo tutti in sintonia” ha confermato Publio Cascianelli, sindaco di Arlena di Castro “aspettiamo ora di conoscere i tecnici incaricati e iniziare il lavoro insieme”. Per Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania, si tratta di «un atto dovuto, che consente anche ai nostri uffici comunali di contribuire con il supporto tecnico necessario”.