CIVITA CASTELLANA - Il silenzio assordante che si è formato attorno alla tanto attesa emanazione del decreto attuativo sul lavoro usurante dei ceramisti ha riportato sindacati e politica sul piede di guerra. La prima vibrante stoccata è arrivata dal segretario della Filctem Cigl Mauro Vaccarotti in occasione del primo maggio, giorno dedicato alla commemorazione dei lavoratori ceramisti presso il monumento di via Mazzini. Prendendo la parola dopo il sindaco Luca Giampieri (Fratelli d'Italia) Vaccarotti è tornato a bacchettare la politica per il silenzio che ancora aleggia sul decreto attuativo per il lavoro usurante. 'Vorrei ricordare - ha annunciato il sindacalista - che dal 2017 la silice libera cristallina generata da un processo di lavorazione è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea. A questo si aggiunge il silenzio del ministero del lavoro (che è l'ente deputato all'emanazione del decreto) che sta lasciano col fiato sospeso centinaia di lavoratori che aspettano il pensionamento anticipato'.
Anche secondo il segretario della Femca Cisl, Fabrizio Mastrogiovanni: 'Questo ritardo è diventato inaccettabile' e annuncia azioni concrete: 'Insieme al segretario provinciale Antonio Scarcella stiamo organizzando un sit-in di protesta per riaccendere ancora una volta l'attenzione su questa problematica, con l'intenzione di dare vita ad un tavolo permanente sulla salute e sicurezza sul lavoro coinvolgendo sindaci, sigle sindacali e rappresentanti politici locali'. Iniziativa analoga presa dalla Filctem quando a febbraio dello scorso anno, dal palco dell' all'Aldero hotel chiese al sindaco Giampieri: 'di riunire i comuni del distretto industriale di Civita Castellana, le associazioni datoriali e quelle sindacali per parlare del distretto, delle sue problematiche dirette e indirette, come per esempio la connessione tra questo e le principali arterie dell’Italia centrale o del problema della Castellese, strada che unisce Civita Castellana a Castel Sant'Elia di prossima nuova chiusura'. Appelli rimasti a quanto pare lettera morta.
A soffiare sul fuoco della protesta anche la frangia politica all'opposizione: 'Siamo naturalmente a fianco della Filctem - hanno commentato dal circolo di Rifondazione comunista - contro questo governo amico dei padroni che boccia il salario minimo, non fa nulla per i decreti attuativi sui lavori usuranti e oscura i referendum dell'8 e 9 giugno'. Per Simone Brunelli, capogruppo del Pd in consiglio comunale: 'Quella che poteva essere una bella pagina di politica locale, che ha visto l’impegno trasversale di molte forze politiche, si è trasformata nella più grande presa in giro ai lavoratori ceramisti. Siamo al fianco dei sindacati che stanno portando avanti questa battaglia. Il Governo a distanza di un anno e mezzo non ha mantenuto le promesse. Lo stesso vale per chi in Parlamento rappresenta il nostro territorio, evidentemente interessato più ai voti dei ceramisti che alla loro salute'