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Decreto flussi, dal 12 dicembre click day per lavoro agricolo
Turismo e agricoltura, sono 40mila le unitą richieste. Pira, Agri Viterbo:'Necessarie per il lavoro nei campi'
07/11/2023 - 05:16
Decreto flussi, dal 2 dicembre click day per lavoro agricolo
Turismo e agricoltura, sono 40mila le unità richieste. Pira, Agri Viterbo:'Necessarie per il lavoro nei campi'
VITERBO - (A.S.) Decreto flussi, pubblicato nella gazzetta ufficicale il tanto atteso decreto del presidente del consiglio concernente la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale per il triennio 2023-2025.
Le istanze di nulla osta per lavoro subordinato o autonomo riservate ai lavoratori stranieri che provengono da uno dei paesi indicati, fa sapere la prefettura di Viterbo, dovranno essere inoltrate a partire dal 2 dicembre. Il 4 dicembre per i lavoratori non stagionali, colf e badanti, mentre il 12 dicembre per i lavoratori stagionali impiegati nel settore turistico alberghiero e nell'agricoltura. Questi ultimi sempre più stretti nella morza della cronica mancanza di manodopera.
'L'emanazione del nuovo decreto flussi - afferma Giovanni Pira, presidente di Agri Viterbo - è una boccata di ossigeno per il settore agricolo, sempre più in crisi per la mancanza di personale da impiegare nei campi. Ci sono alcuni settori in cui il fabbisogno aumenta considerevolmente, come quello dell'ortofrutta o vitivinicolo. Si fa fatica a trovare manodopera perchè nell'immaginario collettivo il lavoro agricolo viene visto come eccessivamente faticoso e poco remunerativo e, di fatto, viene drammaticamente declassificato'.
Secondo l'ultimo rapporto del Ministero delle politiche agricole su dati Inps, nel Lazio sono presenti circa 46mila lavoratori agricoli, di cui 9400 solo nella provincia di Viterbo, mentre i lavoratori stranieri rappresentano il 57% del numero degli operai agricoli
Per questi ultimi la quota prevista dal decreto flussi è di 40.000 unità nel 2023, 41.000 unita' nel 2024 e 42.000 unita' nel 2025. Tra le novità, la più importante riguarda la possibilità di iniziare a lavorare in Italia direttamente con il nulla osta, senza dover attendere la conclusione del procedimento di regolarizzazione.
Come indicato dalla prefettura di Viterbo, fino al 26 novembre sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda (https://portaleservizi.dlci.interno.it/), mentre le istanze potranno essere trasmesse, in via definitiva, esclusivamente con le consuete modalità telematiche e non oltre il 31 dicembre 2023.
'L'ingresso regolare di lavoratori migranti stagionali necessari al nostro settore - conclude Pira - è fondamentale non solo per garantire la manodopera, ma anche per combattere il caporalato e potenziare la produzione di cibo, garantendo così la nostra sovranità alimentare'.
VITERBO - (A.S.) Decreto flussi, pubblicato nella gazzetta ufficicale il tanto atteso decreto del presidente del consiglio concernente la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale per il triennio 2023-2025.
Le istanze di nulla osta per lavoro subordinato o autonomo riservate ai lavoratori stranieri che provengono da uno dei paesi indicati, fa sapere la prefettura di Viterbo, dovranno essere inoltrate a partire dal 2 dicembre. Il 4 dicembre per i lavoratori non stagionali, colf e badanti, mentre il 12 dicembre per i lavoratori stagionali impiegati nel settore turistico alberghiero e nell'agricoltura. Questi ultimi sempre più stretti nella morsa della cronica mancanza di manodopera.
'L'emanazione del nuovo decreto flussi - afferma Giovanni Pira, presidente di Agri Viterbo - è una boccata di ossigeno per il settore agricolo, sempre più in crisi per la mancanza di personale da impiegare nei campi. Ci sono alcuni settori in cui il fabbisogno aumenta considerevolmente, come quello dell'ortofrutta o vitivinicolo. Si fa fatica a trovare manodopera perchè spesso nell'immaginario collettivo il lavoro agricolo viene visto come eccessivamente faticoso e poco remunerativo così di fatto viene drammaticamente declassificato'.
Secondo l'ultimo rapporto del Crea-Ministero delle politiche agricole su dati Inps, nel Lazio sono presenti circa 46mila lavoratori agricoli, 9.376 solo nella provincia di Viterbo (477 a tempo determinato e 8.899 a tempo indeterminato); i lavoratori stranieri nella Tuscia rappresentano il 44,6% del numero degli operai agricoli. Per questi ultimi la quota prevista a livello nazionale dal decreto flussi è di 40.000 unità nel 2023, 41.000 unità nel 2024 e 42.000 unità nel 2025. Tra le novità, la più importante riguarda la possibilità di iniziare a lavorare in Italia direttamente con il nulla osta, senza dover attendere la conclusione del procedimento di regolarizzazione.
Come indicato dalla prefettura di Viterbo, fino al 26 novembre sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda (https://portaleservizi.dlci.interno.it/), mentre le istanze potranno essere trasmesse, in via definitiva, esclusivamente con le consuete modalità telematiche e non oltre il 31 dicembre 2023.
'L'ingresso regolare di lavoratori migranti stagionali necessari al nostro settore - conclude Pira - è fondamentale non solo per garantire la manodopera, ma anche per combattere il caporalato e potenziare la produzione di cibo, garantendo così la nostra sovranità alimentare'.