VITERBO - Se pensavate di assistere alla classica presentazione di un libro, con tono serio e domande da salotto buono, vi siete sbagliati di grosso. Perché quando c’è di mezzo Danilo da Fiumicino, la cosa prende tutta un’altra piega. E meno male.
All’Ombre Festival è arrivato con il suo nuovo libro fresco di stampa: “Roma: Guida per romani, stranieri, scettici e innamorati”, una guida solo di nome, perché dentro ci trovi storie, aneddoti, cinghiali, piccioni, amatriciane, gabbiani prepotenti e tanto cuore romano. E come ha detto lui stesso: “L’ho chiamato così per fregarvi. Se scrivi ‘Roma’, lo mettono tra le guide turistiche. Poi lo apri e dentro c’è la verità, quella vera.” A moderare il personaggio eclettico e stravagante della serata, Federico Meschini.
Danilo racconta di Roma come si racconta una ex con cui hai litigato per anni, ma poi ci sei finito a vivere insieme e un giorno ti svegli dicendo: “Oh, ma sai che me ce trovo pure bene?”
La sua storia con Roma è iniziata a 17 anni, quando prendeva il trenino per andare a trovare quella che oggi è sua moglie. Ma non era tutto rose e fiori: “I giorni che pioveva le dicevo che il treno non passava. Roma era vicina, ma irraggiungibile. Era una città impossibile, e io la odiavo.” Poi, lentamente, la svolta: “Ho fatto pace con Roma. Perché l’ho capita. E una volta che la capisci, te ne innamori.”
Per Danilo, Roma è una donna. Meravigliosa, seducente, ma complicata da morire: “Ti dà tanto, ma ti fa pagare tutto. È bellissima, ma è spietata con gli idioti.”
E il libro è proprio questo: una dichiarazione d’amore ironica, graffiante e dolceamara alla città eterna. Dove il traffico è mitologia moderna, i mezzi pubblici un terno al lotto, e i piccioni sembrano avere un piano preciso contro le auto appena lavate.
Durante l’evento, Danilo ha improvvisato un quiz con il pubblico – “Vediamo se davvero conoscete Roma!”. Ha raccontato delle nutrie sotto Ponte Cavour (una si chiama Jack), del mitico tram 8 con cui andava al Gianicolo con la moglie ed ha continuato parlando degli spaghetti con le telline: “Il piatto più romantico e sottovalutato della cucina romana, che preparo ancora con mia moglie. Le andiamo a raccogliere insieme».
“Roma: Guida per romani, stranieri, scettici e innamorati” non ti dice solo dove andare, ma come sentirti a Roma. È per chi ci vive, per chi la subisce, per chi la guarda da lontano e per chi ci torna ogni volta col cuore in gola. E come ha detto Danilo, serio per un attimo: “Roma è stupenda… ma solo se non c’hai un cazzo da fare. Se la vivi senza fretta, senza appuntamenti, è imbattibile.”