


VITERBO - C'è un Natale che nasce da un dolore profondo e dalla volontà, quasi testarda, di trasformarlo in luce. È il Natale 2025 del quartiere-frazione La Quercia, presentato questa mattina in una conferenza stampa che ha unito istituzioni, Chiesa e associazioni sotto un unico, grande progetto: 'La Luce del Natale'. Un'iniziativa che quest'anno va oltre la tradizione, accendendo per la prima volta l'intero Viale Trieste con un significato che tocca il cuore della città.
L'idea, nata mesi fa, è un omaggio a Leonardo Cristiani, il quattordicenne tragicamente scomparso lo scorso giugno proprio su quel viale. 'Ogni volta che i genitori passavano di lì, vivevano un momento di tristezza profonda', ha spiegato con commozione Irene Temperini, presidente della Pro Loco e motore instancabile dell'evento. 'Abbiamo deciso di metterci la luce dove c'era il buio'. E così, nel punto dell'incidente, sarà posizionato un angelo luminoso che verrà acceso il 7 dicembre proprio dalla famiglia di Leonardo, in un gesto dal valore simbolico immenso.

Un'impresa 'monumentale', come l'hanno definita, con oltre due chilometri di strada e 40 attraversamenti luminosi. Un sogno reso possibile, come ha sottolineato il rettore della Basilica della Quercia Don Massimiliano Balsi, 'dalla caparbietà di Irene', capace di mettere insieme una cordata di sponsor privati (da Confartigianato a Unindustria, passando per Banca Lazio Nord e altri) per integrare il contributo del Comune. 'Da solo non ce l'avrebbe mai fatta nessuno', ha ammesso il sacerdote, con un sorriso che la dice lunga sulla tenacia della sua collaboratrice.
La sindaca Chiara Frontini ha parlato di un 'Natale diffuso' che unisce centro, frazioni e La Quercia, 'un centro storico distaccato', come lo ha definito Don Massimiliano, ricordando che l'unità si costruisce 'sottolineando la luce che ci accomuna, non le divisioni'.

Accanto alla spettacolare illuminazione tornano gli appuntamenti storici: la decennale Mostra dei 100 Presepi, che quest'anno ospiterà anche un'opera di un artigiano palestinese in omaggio agli eventi di Gaza, e il tradizionale Presepe Vivente (26, 28 dicembre e 6 gennaio). Il programma si arricchisce inoltre con i concerti della banda 'Musichiamo' e della corale 'Santa Maria dell'Edera', a testimonianza della vitalità della nuova Comunità Pastorale che unisce La Quercia, Paradiso e l'Edera.
Durante la conferenza stampa, è emerso il ritratto di una comunità che si rimbocca le maniche. 'Dopo Santa Rosa arriva puntuale la telefonata di Irene', ha scherzato Andrea De Simone di Confartigianato. 'Quest'anno è venuta di persona, e ho capito che c'era qualcosa di più grande in ballo'. Quel qualcosa è un viale illuminato che non è solo un addobbo, ma un abbraccio collettivo. Un modo per dire che, anche nel buio più fitto, una piccola luce può cambiare la prospettiva. E a volte, con un po' di ostinazione, quella luce può diventare un viale intero.