ANNO 15 n° 138
Crolla l’indice di natalità nella Tuscia
Il tasso dei nuovi nati fa preoccupare
Giulia
27/12/2023 - 03:10
di Giulia Ortenzi

VITERBO - Crolla l’indice di natalità nella Tuscia. Il tasso dei nuovi nati fa preoccupare. Secondo quanto riportato dall’Istat, sul report delle natalità e fecondità della popolazione residente, prosegue il record negativo di nascite, che già nel 2022 aveva registrato un calo dell’1,7%. La denatalità prosegue anche nel 2023, dove già da inizio anno si è riscontrato una diminuzione delle nascite di circa 3.500 unità, il 1,9%. Dal 2008, anno in cui il numero dei nati vivi ha registrato il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila, i nati residenti in Italia sono sistematicamente diminuiti. In termini assoluti, la riduzione medio-annua ammonta a circa 13mila unità, quella relativa al 2,7%. Rispetto al 2008 oggi si rilevano oltre 183mila nascite in meno (-31,8%).

Secondo l’Istat, le maggiori cause del perché di questo drastico possono riscontrarsi in diversi fattori. Uno tra i tanti sono i mutamenti strutturali della popolazione femminile in età feconda, tra i 15 e i 49, che sono meno numerose di un tempo e che hanno in media 1,22 figli; inoltre, l’evoluzione della fecondità di periodo è fortemente condizionata dalle variazioni nella cadenza delle nascite, ovvero dalle modifiche osservare nel tempo nella distribuzione per età delle madri. Per il totale delle donne residenti l’età media al porto rimane stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni.

Fenomeno, quello della denatalità, che si fa sentire anche nella Tuscia. A farne le spese è il capoluogo, Viterbo, dove si arriva al 6,06, una percentuale nettamente bassa, che si trova sotto la media nazionale, pari a 6,8. Ma ci sono situazioni molto più preoccupanti, come ad esempio nei paesini di Cellere e Latera. Il primo è un comune da poco più di mille abitanti, l’altro ne ha 823. E il tasso, in questi due paesi, è allarmante: 2,76 nati ogni mille abitanti a Cellere e addirittura 1,27 a Latera. Due intere comunità che sono a rischio estinzione.






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