MONTALTO DI CASTRO - La stagione turistica 2025 a Montalto di Castro sembrerebbe segnata da un evidente crollo delle presenze. Anche durante le due settimane centrali di Ferragosto, i numeri sono in netto calo. A lanciare l’allarme è il Gruppo “No Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia”, che punta il dito contro scelte territoriali che, a loro dire, hanno compromesso ambiente ed economia.
Un’estate amara: il turismo crolla a Montalto
'La stagione turistica è negativa – denunciano dal comitato – e i dati lo confermano. A pesare è un mix di fattori: il caro vita, una fiscalità sempre più pressante e la concorrenza di località più organizzate. Ma qui, il danno è doppio: oltre alla crisi economica, Montalto è stata trasformata in una distesa di pannelli solari, senza alcun vantaggio per il territorio.'
Il Gruppo No Fotovoltaico Selvaggio sottolinea come chilometri di campagna agricola siano stati cancellati per far spazio a impianti fotovoltaici a terra, in nome di una transizione energetica che – secondo loro – ha dimenticato la comunità locale.
'Promesse mai mantenute: né lavoro né sviluppo'
'Ci avevano parlato di opportunità, posti di lavoro, crescita. Invece – prosegue il gruppo – non è arrivato nulla. Solo cemento e silicio. Nessuna ricaduta positiva sul tessuto economico, tanto meno sul comparto turistico.'
La richiesta del comitato è chiara: serviva una misura concreta, come la proposta “bolletta zero” per le strutture ricettive, da finanziare proprio grazie alla presenza massiccia degli impianti fotovoltaici sul territorio.
'Con costi energetici abbattuti, le strutture turistiche avrebbero potuto competere con la Riviera Romagnola o con mete estere. Invece – denunciano – ci ritroviamo con una stagione in caduta libera, senza strumenti, senza aiuti, senza respiro.'
'Se la politica non interviene, il 2026 sarà peggiore'
Secondo il gruppo, la prossima stagione rischia di essere ancora più disastrosa, se non verranno prese misure urgenti e concrete. La richiesta alle istituzioni è diretta: non più slogan, ma azioni tangibili.
'Chiediamo che la politica ascolti il territorio. Vogliamo fatti, non promesse. Se nulla cambierà, Montalto sarà ricordata come un territorio sacrificato due volte: prima devastato paesaggisticamente, poi abbandonato economicamente.'
'Noi e i pannelli. E basta'
Il Gruppo “No Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia” chiude con una riflessione amara: 'Oggi restiamo soli. Soli con i pannelli. Un tempo qui c’erano turisti, famiglie, agricoltura. Ora restano solo silenzio e metallo. E se non cambia nulla, anche il silenzio sarà definitivo.'