VITERBO - Sono un’eco i tempi in cui, per regalare vibe giovanili allo spot di un provider telefonico, il singolo “Everytime” del 2015 sbancava in Italia su tutte le piattaforme: la musica in streaming e gli ascolti non-stop stavano forgiando un clima neonato, in realtà di pura restaurazione dei walkman, da cui penzolavano cuffie vistose. Nulla è mai perso o archiviato, tutto, – lo diceva Lavoisier, ma nel campo delle scienze “dure” – si trasforma, nel segno di un’evoluzione circolare che rifunzionalizza le mode.
Ecco i The Kolors tornare sulla scena più consapevoli, con lo stesso timbro artistico e con l’onore di cantare per Algida, nello spot di un must chiamato Cornetto. Il gelato popolare d’Italia, quello delle famiglie e dei tornei sportivi sulla spiaggia, richiama stavolta il desiderio di spingersi oltre in una nuova cornice pubblicitaria, che – spoiler alert – fonde idee di repertorio con una storia d’amore eterna.
Improvvisazione o sana follia? Non chiediamolo al ragazzo in moto che fa gli occhi dolci alla sua bella nel claim, giriamo invece il nostro dubbio al testo di “Karma”, la hit di rinascita dei The Kolors che muove le fila dello stesso sipario. La strofa di attacco dello spot è l’inizio del ritornello, “Dove sei ora?”, il simbolo degli amori impavidi e frenetici. La voce di Stash – democratica quanto il Cornetto – è tutti noi, nella nostra speranza di ritrovarci in un altro, nella nostra attenzione per le cose che contano.
E no, non si vive di rendita nemmeno dopo “Italodisco”. Bisogna reinventarsi, non solo per la bella stagione. Con 15 secondi di storytelling in “Unwrap The Summer – Un’estate da scartare insieme”, la musica e la magia parlano degli attimi che restano, delle corse per vedere l’alba, della stessa barca che è inquadrata sul mare e pare giacere lì da secoli. Gli stessi secoli che, tornando indietro con i ricordi, sembrano allontanare l’estate e il solito autunno, ancora grigio nonostante il global warming.
Tra alcuni amici – compresa la fiamma del ragazzo in moto - che godono di una puntata all’aria aperta, le degustazioni di Cornetto a bordo piscina e la billboard (l’illustrazione di pochi secondi) con gli ingredienti del celebre cono assemblati, gustarsi il caldo e le amicizie si tramuta in una poesia: non occorre per forza l’impegno nei temi per rendere la pacchia un traguardo, quel traguardo comunitario che la pandemia ci ha inibito. È l’epopea di due cuori che mai sono stati così vicini, seppur presentati in contesti diversi.
Il claim si presenta non come una spia della qualunque, ma della forza delle giornate di appartenenza collettiva, che nessuna genialità pubblicitaria può dipingere meglio di immagini realistiche e a loro modo progresso (a scapito della categoria dello spot e della fama di Cornetto, con la maiuscola non solo per distinguerlo dalla brioche). Un romanzo che trae il suo successo dall’avventura di un’azienda nostrana, che ancora ci fa stupire di un bacio sul bagnasciuga.