VITERBO -'Il prefetto ha convocato il tavolo per affrontare la questione lavoro bracciantile e alte temperature'. A renderlo noto sono Andrea Piferi, Marco Nati e Antonio Biagioli, rispettivamente segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Lega comunale di Viterbo.
'Il tavolo lavoro braccianti e alte temperature – dicono Piferi, Nati e Biagioli – è stato convocato dal prefetto per il 9 luglio alle ore 16,30 presso palazzo del Governo in piazza del Plebiscito a Viterbo'.
Assieme ai sindacati dei braccianti agricoli e al prefetto Gennaro Capo ci saranno anche Confagricoltura, Coldiretti e Cia, questura, comando provinciale dei carabinieri, comando provinciale della guardia di finanza, ispettorato del lavoro, Inail e Asl.
'Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione – dichiarano Piferi, Nati e Biagioli – per l'immediata convocazione del tavolo, ringraziando il prefetto per la velocità con cui l'ha fatto. Quella delle alte, e insopportabili, temperature è un problema vitale per i braccianti che lavorano in campagna e per tutti gli altri lavoratori'.
'Basta con i braccianti costretti a lavorare sotto il sole – ribadiscono i segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Lega comunale –. La delibera regionale che impone di non lavorare tra le 12,30 e le 16 va rispettata. Il tavolo deve finalizzato ad individuare, nel più breve tempo possibile, azioni e soluzioni positive da mettere in campo'.
'Sono diversi i lavoratori – sottolineano infine Piferi, Nati e Biagioli – che quotidianamente ci informano che devono lavorare anche tra mezzogiorno e mezza e le quattro e mezza del pomeriggio, in mezzo ai campi, sotto il sole a picco e con temperature letteralmente insopportabili. E' fondamentale intervenire, prima che sia troppo tardi. Prima che qualche lavoratore ci lasci la pelle, come successo due anni fa a Naceur Al Masoudi, 57 anni'.