ANNO 15 n° 155
Conoscere meglio la Tuscia č possibile con le Reti d'Impresa
Attivitā, aziende ed enti in sinergia per la cultura delle radici
27/05/2024 - 06:51

VITERBO - L’empowerment delle unioni imprenditoriali e delle filiere territoriali: un rilancio delle attività e dei loro goal finalizzato ad esportarne, ampliarne e discuterne alleanze strategiche e competenze. Ad avere un ruolo unificante per le comunità cittadine della Tuscia e per i centri minori della nostra cornice geografica sono le Reti d’Impresa, un catalizzatore di accordi e successi che permette di inserire le realtà aziendali in un vivace quadro produttivo.

Con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese associate, costituiscono l’energia radicale del turismo, gradualmente adattatosi alle esigenze di sostenibilità e sviluppo sociale. Un carburante propulsore per l’economia, il finale fattore aggregante che consegue alla messa in gioco di risorse individuali o comuni, quindi di partnership.

Un’esigenza si è fatta chiara per Montefiascone e Bolsena, unite nell’obiettivo di destagionalizzare le ondate del turismo: la creazione di spazi e momenti in cui esaltare la Tuscia autentica sembra essere la ricetta più promettente, soprattutto la più lungimirante per le imprese ivi operanti. Per cogliere al balzo questo sogno italiano e tramutarlo in realtà, la DMO (Destination Management Organization) di Expo Tuscia dispone le sue proposte per rafforzare servizi e risorse dei diversi profili aziendali.

L’ente VisiTuscia, inoltre, ha indetto nel 2023 il progetto del Turismo delle Radici, coinvolgendo associazioni di italiani all’estero per rimarcare la loro connessione antropologica con i luoghi in cui sono cresciuti. Si contempla anche la partecipazione nei giorni scorsi di alcuni giornalisti a un press tour con destinazione Tuscia, animato dalla perla più multiforme per l’evenienza: il festival viterbese dell’enogastronomia “Assaggi”, tenutosi nel Palazzo dei Papi. È stata importante, tra le altre tappe previste dai progetti, la presentazione di “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” alla BMT di Napoli.

Si passi a una visione più dettagliata del press tour: con Alessandra Di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina”, l’Assessore al Turismo di Montefiascone Carla Mancini e la sindaca Giulia De Santis, la stampa si è addentrata in una presentazione della località e delle sue eccellenze nel food presso il ristorante “La Carrozza d’Oro”. A rivelare, con un appassionato spirito aneddotico, le origini del nome della struttura è stato il titolare Patrizio Lombardi, parte della quarta generazione di albergatori che gestiscono l’attività: un racconto nel racconto, sostanziato da storytelling dai tratti mansueti e leggendari. Sarebbe stata Amalasunta, regina dei Goti, ad essere posta in una carrozza d’oro dai suoi sicari, in uno dei sette colli che guardano l’isola Martana del lago di Bolsena.

Alessandra Di Tommaso ha esposto gli obiettivi della rete di imprese, non facendosi mancare la possibilità di rinfrancare i suoi ospiti con una degustazione di pregiato Est! Est!! Est!!!, il vino bianco che è anche DOC. Denominazione di origine controllata? Sì, ma anche un bizzarro nome che è giacimento di storia (la storia del bottigliere Martino, rimasto incantato dal sapore dell’eccellenza, tanto da battezzarla con tre affermazioni di fila) e fiore all’occhiello per il mercato. A ricreare un’atmosfera conviviale di altri tempi è stata la magia di qualche filo d’olio, della mozzarella di bufala locale e di golosi insaccati.

La visita a Montefiascone è proseguita con il tempo dedicato ai luoghi di culto. La guida Marcello Forgia ha accompagnato i giornalisti a scoprire la Cattedrale di Santa Margherita e la Basilica di San Flaviano, sulla Francigena.

Spirito euristico anche a Bolsena, in cui i giornalisti sono stati accolti dal Presidente della Rete d’Impresa “Visit Bolsena”, Riccardo Peparello e dalla Responsabile Patrizia Crosta, referente manager di rete. Quello di Bolsena, lago dalla genesi vulcanica, è il più grande d’Europa della sua categoria e per questo motivo, connesso a tanti altri legati al suo passato, merita di essere amato e attenzionato.

La città del miracolo eucaristico di Santa Cristina ha regalato sensazioni positive ai visitatori, insieme alla guida Maria Pace Guidotti per godersi le vie di Bolsena, il quartiere del castello e delle gradite degustazioni, consumate sul terrazzo del Palazzo Monaldeschi della Cervara. Pratica e teoria della sponsorizzazione si sono sinergicamente mescolate, rendendosi sempre visibili agli avventori nella loro cifra distintiva e nel loro parlare di futuro, per un territorio che sa ciò che vuole e che pianifica il modo in cui ottenerlo.






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