ROMA - Un’ex dirigente regionale all’ambiente, Flaminia Tosini, è stata ritenuta colpevole insieme all’imprenditore Valter Lozza del reato di corruzione: i due sono stati inoltre condannati a sei anni di reclusione, appena tre anni dopo i domiciliari. La gestione delle discariche non era in mani sicure, dal momento che, in cambio del loro ampliamento, la Tosini avrebbe chiesto ricchi regali firmati a Lozza.

È stato riportato alla luce un meccanismo architettato dai due, secondo il quale Valter Lozza avrebbe anche beneficiato di autorizzazioni per progettare e allargare gli stessi impianti di smaltimento dei rifiuti: sconcertata è la difesa dei due, mentre in un post di Facebook si mostra sollevata l’associazione ambientalista Raggio Verde. È coordinata dall’avvocato Vittorina Teofilatto.

Su di loro grava il pagamento di una sanzione di oltre 30 mila euro, oltre alle altre accuse di concussione e turbativa d’asta. Già indagati nel 2019 dai procuratori aggiunti Paolo Ielo e Nunzia D’Elia, la loro situazione è critica anche a causa della gestione dei rifiuti nella cava di Monte Carnevale e a Ponte Galeria.

A far scattare il sospetto dei Carabinieri del Noe di Roma è stata la grande attenzione della Tosini verso una trattativa privata tra il titolare della Mad e la Ngr Srl, proprietaria della cava che a Monte Carnevale avrebbe potuto accogliere la nuova discarica.

Le intercettazioni telefoniche non lasciano dubbi: dallo scambio di informazioni false ai consigli della Tosini a Lozza per proteggersi dai controlli dell’Arpa, il caso sembra essere di inequivocabile importanza.