

VITERBO - Si è conclusa venerdì 31 ottobre la seconda edizione della Settimana Europea della Giustizia: una felice intuizione del Tavolo permanente di confronto fra Scuole, Università, Tribunale, Forze dell’Ordine e Ordini professionali, promosso dal Tribunale di Viterbo in collaborazione con l’Associazione “Amici di Giurisprudenza” e con il Dipartimento di Scienze Giuridiche, Sociali e Pedagogiche (DIKE) dell’Università degli Studi della Tuscia.
Partendo dalla Giornata europea della Giustizia civile, indetta dal Consiglio d’Europa per il 25 ottobre, il Tavolo ha co-progettato e organizzato un’intera settimana di incontri, seminari e laboratori, che intendono ripensare il modo di fare orientamento e favorire nei partecipanti la maturazione di scelte consapevoli sul futuro.
Questo obiettivo si coniuga alla vocazione tematica della Settimana, che propone una riflessione a tutto tondo sul significato del Diritto e della Giustizia, come mezzo e fine di trasformazione sociale.

La Settimana, che ha coinvolto oltre mille studenti, si è articolata in tre giornate presso il Tribunale e due presso l’Università. L’apertura e la chiusura della Settimana, presso il Tribunale, hanno offerto agli studenti le coordinate per l’approfondimento dei temi della prevenzione, dell’educazione alla legalità, del dialogo tra tecnologia e diritto, coinvolgendoli in attività di sviluppo delle competenze trasversali e laboratori basati su metodologie immersive. Queste attività sono state ricondotte all’interno della cornice di percorsi di avvicinamento e di accesso alle professioni del mondo del diritto e della giustizia, la cui costituzione è stata resa possibile dall’impegno profuso dal Tavolo.
Al cuore della Settimana, l’Università ha ospitato l’evento “LAW… ori in corso”: una due giorni di attività laboratoriali e sessioni plenarie con testimonial di eccezione, organizzata dal Corso unificato di Giurisprudenza e Studi europei del DIKE, con il patrocinio della Fondazione Carivit e il supporto di un ampio partenariato di aziende locali e nazionali, studi professionali e associazioni del territorio. Oltre trecento studenti di otto istituti secondari di Viterbo, Montefiascone e Bassano Romano sono stati accolti presso l’Università come attori, e non semplici spettatori. I temi affrontati nelle sessioni plenarie hanno offerto lo spunto per un ampio dibattito, che ha consentito ai partecipanti di misurarsi con ciò che l’Università deve essere: una palestra dove allenare il pensiero critico, affrontando temi controversi e dilemmi complessi, che obbligano a mettere in discussione idee preconcette e pregiudizi consolidati.
Vero e proprio unicum nel suo genere, la Settimana europea della Giustizia ha riunito in un programma unitario e coerente iniziative che, prima di questa novità, presentavano un forte carattere di episodicità e frammentarietà. Questo è stato possibile grazie al contributo ideativo e operativo del Tavolo permanente che, mediante una dinamica organizzativa bottom up, ha operato per mettere a sistema le indicazioni dei docenti e degli studenti delle scuole coinvolte. Ed è stata proprio questa la chiave del successo dell’iniziativa: la costruzione di un patrimonio condiviso di attività di sperimentazione diffusa che stimolano la crescita personale, emotiva, culturale, ma anche pragmatica, della comunità studentesca di Viterbo e Provincia.
In quest’ottica, la collaborazione tra tutte le componenti del Tavolo permanente nella realizzazione della seconda edizione della Settimana europea della Giustizia è un esempio di co-creazione di innovazione sociale, nonché il primo passo nella definizione di una convenzione quadro che consolidi il lavoro del Tavolo, mediante un catalogo di attività di orientamento attivo. Questo è, infatti, il prossimo ambizioso obiettivo del Tavolo: trasformare la proposta di un nuovo modo di fare orientamento in un progetto strutturato e vincente, con il supporto di tutte le parti coinvolte e dell’Istituto scolastico provinciale. La Settimana europea della Giustizia rappresenta, quindi, al contempo un’avanguardia e un ponte: un’avanguardia nel campo delle metodologie di didattica orientativa e un ponte tra istituzioni ed enti il cui contributo appare sempre più necessario alla costruzione di percorsi formativi che mettano al centro la persona.