ANNO 15 n° 133
Concessioni termali, il Comune paga ma il Bagnaccio riparte
Versato alla Regione il canone 2024 da 898 euro. nel frattempo assegnata fino al 2027 la gestione delle terme alla societą Rise Srl
Andrea
12/05/2025 - 02:28
di Andrea Farronato

VITERBO - Per il 2024 il Comune di Viterbo dovrà versare alla Regione Lazio 898,22 euro per il cosiddetto “diritto proporzionale annuo anticipato” legato alle concessioni minerarie delle sorgenti termali del Bullicame, Zitelle e Bagnaccio. Una somma stabilita per legge che i Comuni titolari delle concessioni sono tenuti a pagare ogni anno, a prescindere dalla tipologia di gestione delle acque.

Nel frattempo, per il Bagnaccio si avvicina la riapertura. Con una determinazione dirigenziale, Palazzo dei Priori ha ufficializzato l’assegnazione della sub-concessione mineraria alla società Rise Srl, unica partecipante alla gara pubblica. L’affidamento sarà valido fino al 31 dicembre 2027.

Il canone che la società dovrà versare al Comune ammonta a 24.660 euro l’anno, con un rialzo del 5,19% rispetto alla base d’asta. L’importo è già stato previsto tra le entrate di bilancio a partire dal 2025. La Rise Srl ha ottenuto un punteggio complessivo di 81,67 su 100 e si è impegnata a rispettare tutte le prescrizioni previste, comprese le autorizzazioni sanitarie, ambientali e urbanistiche.

La determina, che conferma anche l’avvenuta verifica positiva dei requisiti, produce effetto immediato. Per le terme del Bagnaccio si apre così una nuova fase operativa.






Facebook Twitter Rss