NEPI - Non si placa l'emergenza idrica nel centro residenziale Colle Lydia. A pochi giorni dall'ordinanza sindacale del 17 aprile 2025, che vietava l'utilizzo dell'acqua per scopi alimentari a causa del superamento dei limiti di enterococchi e batteri coliformi, nuove analisi hanno evidenziato un'ulteriore non conformità.
A dare l'allerta è stata l'ASL di Viterbo, che ha comunicato al Comune i risultati dei controlli effettuati dall'ARPALAZIO. I tecnici hanno trovato nell'acqua della rete privata di Colle Lydia un livello di manganese di 97 microgrammi per litro, quasi il doppio del limite massimo consentito dalla legge, che è di 50. Di conseguenza, il Sindaco ha immediatamente disposto l’ordinanza, estendendo il divieto di utilizzo dell'acqua per usi alimentari anche a causa del superamento del parametro 'manganese'. Il provvedimento ha decorrenza immediata e resterà in vigore fino a revoca.
L'ordinanza sindacale integrativa conferma che l'acqua erogata nella rete privata di Colle Lydia potrà essere utilizzata esclusivamente per l'igiene domestica, escluso il lavaggio dei denti e, previa bollitura prolungata, almeno 10-15 minuti, per la preparazione e il lavaggio degli alimenti. Viene ribadito con forza che tale acqua non può essere utilizzata come bevanda abituale.
Il Comune ha reso pubblica la nuova ordinanza che integra il divieto d'uso dell'acqua anche per l'eccesso di manganese. La comunicazione è stata inviata anche all'ASL di Viterbo, l'azienda sanitaria locale. Per i residenti che non fossero d'accordo con questa decisione, è prevista la possibilità di presentare un ricorso. Hanno a disposizione 60 giorni per rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale, TAR, del Lazio, oppure 120 giorni per presentare un ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica.
Questa nuova criticità nel parametro manganese si aggiunge al precedente allarme batteriologico, mantenendo alta l'attenzione sulla qualità dell'acqua distribuita nel centro residenziale Colle Lydia e prolungando il disagio per i residenti. Le autorità sanitarie e comunali continueranno a monitorare la situazione in attesa del ripristino delle condizioni di conformità.