CIVITA CASTELLANA - Un episodio surreale ha avuto luogo nei pressi di una chiesa a Civita Castellana, dove tre cittadini di nazionalità tunisina, fermati per un controllo di routine dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, hanno dato vita a una scena che ha lasciato tutti i presenti increduli.
I fatti risalgono al 30 aprile, quando i militari, impegnati in un’attività di pattugliamento e sorveglianza del territorio, hanno deciso di procedere all’identificazione di tre uomini che si trovavano nella zona con un atteggiamento sospetto. Invece di collaborare con le forze dell'ordine, i soggetti hanno reagito in maniera plateale e provocatoria, abbassandosi improvvisamente i pantaloni e biancheria intima in mezzo alla strada, tra la sorpresa e lo sconcerto dei passanti.
Questo gesto, avvenuto in prossimità di un luogo di culto e durante un momento di elevato afflusso pedonale, ha richiesto l’immediato intervento dei Carabinieri, che hanno prontamente bloccato la situazione.
Una volta riportata la calma, i militari hanno proceduto a identificare i tre individui, che sono stati denunciati a piede libero per atti osceni in luogo pubblico e per oltraggio a pubblico ufficiale. Durante l'intervento, infatti, i tre soggetti non solo hanno mostrato un comportamento irriguardoso, ma hanno anche rivolto frasi offensive e ingiuriose nei confronti dei Carabinieri, aggravando ulteriormente la loro posizione legale.
L'operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione, conferma il costante impegno dell’Arma nelle attività di contrasto dei reati in genere.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva