ANNO 14 n° 89
Ciclista investito, prosciolto l'artigiano alla guida del furgone
Assoluzione piena per l'uomo accusato di lesioni stradali e omissione di soccorso
28/06/2022 - 19:53

di Andrea Stefano Marini Balestra

VITERBO - Non è un pirata della strada. E' finito con un assoluzione il processo indiziario nei confronti di un artigiano che alla guida del proprio furgone era stato accusato di lesioni stradali ed omissione di soccorso provocate ad un ciclista nei dintorni dell’attuale “rotonda” del Camposanto.

Era infatti accaduto che nel giugno 2017 un ciclista era stato trovato a terra sanguinante e privo di sensi. Qualcuno telefonò al 118, però essere stato mai identificato, chiedendo l’intervento medico. Dopo il recupero del ferito, partirono le indagini della polizia locale che si diressero per la ricerca del colpevole (non si sa perché) verso il conducente di un autofurgone di una nota ditta del Poggino. Gli agenti arrivarono prima del furgone che nel frattempo aveva fatto altri giri e subito poterono verificare che nessun graffio o urto presente sull’automezzo era compatibile con il presunto urto con la bicicletta.

La polizia locale, contravvenzionò il ciclista perché la sua bicicletta era priva di campanello e faro, ma relazionò negativamente sulla responsabilità del conducente del furgone.

Nonostante tutto, l’uomo venne rinviato a giudizio per lesioni gravi stradali ed omissione di soccorso. L’istruttoria dibattimentale protrattasi per molte udienze non ha raggiunto la prova in modo certo che effettivamente ci fu un urto tra il furgone e la bicicletta, ma solo che l’imputato, sempre dichiaratosi innocente, era in effetti sul luogo dei fatti e che potette osservare il ciclista caduto in terra.

Inevitabile l’assoluzione.






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