ANNO 14 n° 119
Ciambella: “Aronne dice inesattezze, non era prevista la rimozione del parco di viale Raniero Capocci”
Frontini ed Aronne hanno 'scaricato' la responsabilità del progetto sulla giunta Michelini
Gabriele
11/04/2024 - 07:02
di Gabriele Mazzetti

VITERBO – Il giardino di Viale Raniero Capocci non verrà sostituito con il lastricato del nuovo marciapiede, frutto dei progetti PNRR. Questa è la notizia della scorsa settimana che l'assessore alla Qualità degli Spazi Urbani, Emanuele Aronne, ha annunciato a seguito delle lamentele cittadine. Pericolo sventato.

E come spesso accade in politica, l'attenzione si è subito riversata sul processo che avrebbe portato alla scellerata cancellazione del parco in questione. Perché “qualcuno” aveva redatto il progetto che prevedeva la rimozione del giardino, uno degli ultimi a ridosso del centro storico. Quel “qualcuno”, secondo Aronne e la sindaca Chiara Frontini,  era l'amministrazione Michelini. Sia nell'ultimo annuncio social della prima cittadina, che nelle dichiarazioni dell'assessore, viene evidenziata la delibera numero 178 del 15 maggio 2018, redatta, appunto, dalla giunta Michelini e che avrebbe previsto l'intera cementazione del parco.

La consigliera Luisa Ciambella, all'epoca vicesindaco e assessore al Bilancio, non è dello stesso avviso. Secondo la capogruppo di “Per Il Bene Comune”, il piano redatto al tempo prevedeva la “Riqualificazione e valorizzazione della fascia verde continua lungo il perimetro esterno delle mura cittadine”. Il masterplan, a firma dell'architetto paesaggista Maria Cristina Tullio, oltre a non contemplare la cancellazione del parco, non avrebbe previsto la rimozione del verde a ridosso di porta della Verità.

“L'assessore ha detto inesattezze – dichiara Ciambella – Non basta scaricare addosso alle precedenti amministrazioni i propri insuccessi. Se fosse stato eseguito il progetto redatto dalla mia amministrazione, oggi dovevano esistere ancora i giardini a porta della Verità e quelli in prossimità di porta Romana.”

Non è il primo caso in cui un progetto redatto da una precedente amministrazione viene modificato in corso d'opera, secondo Luisa Ciambella. “E' una situazione simile a via Matteotti. Anche li, le fioriere non sappiamo da dove siano uscite.”

“Nella conferenza dell'assessore Aronne, di circa un anno e mezzo fa, vennero presentati i rendering dei lavori che sarebbero stati effettuati intorno alle mura. - ricorda Ciambella – Perché in quelle immagini il parco era sostituito dal marciapiede? Perché l'assessore si sarebbe accorto del fatto, così in ritardo?”

Modalità di confronto politico che non sono piaciute alla consigliera: “Sono stata attacca sul tema, quando io, tra l'altro, non guidavo l'assessorato incaricato del progetto. Questo è un modello di comunicazione qualunquista, tipico dei 5 stelle. Ora mi domando: come impatterà la modifica sui lavori? Perché non ci si è adoperati prima? E il ritardo del cantiere ricadrà sulle festività di Santa Rosa? Dopo un anno e nove mesi del tanto atteso cambiamento non c'è traccia. Spero che in futuro l'attuale giunta si prenderà le responsabilità delle proprie azioni, senza buttarle sulle amministrazioni del passato. Al di là di tutto una cosa sbagliata resta sbagliata a prescindere. Quindi se l’assessore riuscirà a mantere il verde a porta Sana Marco e non solo io ne sarò felice, ma soprattutto ne saranno felici i cittadini”






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