ANNO 15 n° 127
'Ceramica sanitaria in flessione: nel 2023 calo di produzione e vendite'
Augusto Ciarrocchi, neo presidente di Confindustria ceramica, espone i numeri del settore
Alessandra
13/06/2024 - 07:35
di Alessandra Sorge

CIVITA CASTELLANA - 'Nella ceramica sanitaria il 2023 ha segnato un calo di produzione e vendite'. A dichiararlo è Augusto Ciarrocchi, nuovo presidente di Confindustria ceramica, eletto ieri al termine della presentazione delle indagini statistiche sulle imprese ceramiche. 

Dopo una panoramica generale offerta da Giovanni Savorani, presidente uscente, relativa al settore trainante delle piastrelle (che da solo ha fatturato nel 2023 6,2 miliardi di euro, rispetto ai 7,5 miliardi totali), Ciarrocchi ha esposto i numeri relativi al settore della ceramica sanitaria, di cui esso stesso è maggiore esponente in quanto presidente della ceramica Flaminia

'Seguendo l'andamento industriale generale - ha spiegato  -  il 2023 per il nostro settore si è chiuso con una marcata flessione dei livelli di produzione di fatturato a fronte di un ulteriore incremento degli investimenti. Sempre lo scorso anno abbiamo registrato il rientro della fiammata post-covid e contemporaneamente l'effetto positivo del superbonus. Quest'anno la situazione si capovolge'.

'Attualmente - ha specificato - sono 29 le aziende industriali produttrici di ceramica sanitaria in Italia, di cui 26 localizzate nel distretto di Civita Castellana. Questo è l'unico distretto in Italia della ceramica sanitaria, anche perché alcune grandi aziende, soprattutto multinazionali, hanno avviato da tempo un processo di delocalizzazione della produzione all'estero. Ad oggi, l'occupazione complessiva è di circa 2.560 dipendenti diretti. Lo scorso anno la produzione ha raggiunto circa 3 milioni di pezzi prodotti, con una flessione del 15,3 percento e un fatturato di 350 milioni di euro. Le vendite totali hanno registrato anch'esse un calo del 12 percento. Per quanto riguarda l'export, che guarda principalmente ai mercati di Germania, Francia, Usa, e Regno Unito, abbiamo un fatturato stimato intorno ai 140 milioni di euro, circa il 40 percento della produzione locale. Il che significa - ha concluso - che rispetto alle piastrelle il settore dei sanitari è meno esportatore a causa della concorrenza agguerrita di Cina e Turchia'.

Sul terreno scivoloso della concorrenza si è espresso Giovanni Savorani: 'In un contesto internazionale caratterizzato dalla bassa domanda, l'accesa competizione richiede il rispetto delle regole del Fair trade. L'attenzione è rivolta all'India, che continua a crescere sui mercati europei mentre negli Stati Uniti, pochi giorni fa, le autorità competenti hanno considerato ammissibile la domanda di dazi antidumping sull'import indiano compresi tra il 400% e l'800%. In Europa questi sono inferiori al 10%, totalmente insufficienti per contrastare la concorrenza sleale'.

Per riequilibrare i mercati e incentivare politiche attive in tema di abitabilità e sostenibilità, i due esponenti di Confindustria hanno chiamato in causa anche la parte politica: 'Per il mercato nazionale proponiamo un nuovo Piano Casa che possa dare risposte alla richiesta di affitti calmierati per studenti e lavoratori fuori sede, ma anche per cominciare ad immaginare uno sviluppo verticale delle città, in modo da recuperare maggiori aree verdi. Va poi seguita con attenzione la conversione in legge del decreto Salva Casa, attraverso il quale potrebbero entrare sul mercato della ristrutturazione un numero di micro interventi a valere su sottotetti e seminterrati'.

All'europarlamento da poco rinnovato viene infine richiesta una revisione del meccanismo degli Ets (il sistema che fissa un tetto massimo alle emissioni di Co2), penalizzante per il settore ceramico.

Savorani e Ciarrocchi

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