ANNO 15 n° 120
Castiglione in Teverina, successo per il Memorial ''Vito Ceccani''
Svelata una targa e presentata una nuova raccolta di poesie. Grande partecipazione all'iniziativa dell'Accademia Barbanera
05/10/2022 - 07:19

CASTIGLIONE IN TEVERINA - Oggi una targa. Domani – è l’auspicio - una piazza, una strada o un altro spazio pubblico.

Successo sabato scorso per l'inziativa organizzata dall’Accademia Barbanera, istituzione attiva da 24 anni nel campo della cultura, per celebrare una delle figure più importanti della storia recente del paese altolaziale. Parliamo di Vito Ceccani, maestro e poeta: nato il 19 agosto 1923 e scomparso il 22 giugno 2003. Un uomo che ha lasciato un segno nella scrittura e nell’animo di tanti bambini, oggi adulti, che sono stati suoi allievi alle scuole elementari. Lo dimostra il pubblico numeroso presente sabato all'evento.

La giornata commemorativa si è aperta in piazza con la lettura di alcune poesie di Ceccani raccolte in una nuova pubblicazione realizzata per l’occasione dall’Accademia Barbanera intitolata ''Memorial''. Nella declamazione dei versi si sono succeduti i poeti Morena Martini con ''Risveglio'' e ''Autunno'', Armando Menicacci (''Attesa'' e ''Settembre''), Pietro Antonio Barbanera curatore anche della veste grafica del libro (''I nostri sogni'' e ''Pasqua''), Rinaldo Nicolai (''Nessuno più con noi'', ''Ma ieri''), Antonietta Scipioni (''Stagione'', ''Venisti dal tempo''), Lorenzo Saraca (''Agosto''), l'attore Fabio D’Amanzio con ''C’era il cielo'' e lo stesso Nevino Barbanera, presidente dell’associazione Barbanera (''Solitudine'').

Due poesie sono state lette anche dai figli di Ceccani, Emiliana e Leonardo (nella foto con il violino nell'esecuzione di alcuni intermezzi musicali) che poi hanno raccontato ai partecipanti alcuni brevi ricordi e aneddoti famigliari legati al padre.

Ma sabato c’è stato spazio anche per la prosa, attraverso la recitazione di brani tratti o ispirati a romanzi e altri scritti dove è centrale la figura professionale e umana del maestro di scuola elementare, vedi ''Cuore'' di Edmondo De Amicis e ''Io Speriamo che me la cavo'' di Marcello D’Orta. Una appendice a cura del regista Mario Facchini e di Andrea Olimpieri.

Il professor Giuseppe Medori, ospite d’onore dell’evento, ha ricordato Ceccani maestro, che nell'insegnamento ha utilizzato strumenti assolutamente innovativi per i tempi nel campo della didattica, come ad esempio la pubblicazione di un giornale scolastico intitolato ''Il Tevere'' sul quale i suoi allievi potevano esprimersi liberamente. ''Se questa ridente cittadina gode di una discreta cultura lo si deve anche e soprattutto al maestro Ceccani che ha saputo con ogni mezzo e dedizione trasmettere il gusto per il sapere e l’amore per le cose belle''.

La parola è passata poi a Nevino Barbanera, che ha detto: ''Già dal 2015 come Accademia Barbanera abbiamo fatto una petizione al Comune per dedicare a Ceccani una via, una piazza, un angolo del paese. Non abbiamo avuto risposta. Quest’anno ci siamo fatti forza e oggi questa dedica la facciamo noi''.

E’ stato questo il secondo momento della giornata: la cerimonia di svelamento di una targa con la benedizione del parroco don Alfredo Cento, proprio davanti all’abitazione dove visse il maestro, oggi sede dell’Accademia Barbanera. Brachetta, presente all’incontro oltre che come appassionato di poesia, anche come consigliere comunale, insieme a Giuseppe Legnini, ha assunto ufficialmente l’impegno di portare avanti la richiesta di intitolare una via o una piazza a Ceccani.

La manifestazione è poi proseguita con un pranzo e una visita al cimitero di Castiglione per deporre un mazzo di fiori sulla tomba del poeta.






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