ANNO 15 n° 201
Cas Ronciglione, il Comune esprime parere contrario: “Scelta non condivisa e penalizzante per il turismo”
Mengoni: “Rispettiamo i principi umanitari, ma la decisione non può prescindere dal contesto urbano e dalla condivisione con l’Ente locale”
Giulia
20/07/2025 - 07:02
di Giulia Ortenzi

RONCIGLIONE - Il Comune di Ronciglione ha espresso parere non favorevole all’attivazione di un centro di accoglienza straordinaria presso l’immobile situato in via Principe di Piemonte, nel cuore del centro storico. A comunicarlo ufficialmente è stato il sindaco Mario Mengoni, che ha inviato la nota alla Prefettura nella mattinata del 17 luglio, a seguito della richiesta di espressione di parere pervenuta dopo la visita ispettiva dello scorso 24 giugno.

Nella nota protocollata, l’Amministrazione comunale chiarisce che riconosce e approva i principi dell’accoglienza umanitaria, ma motiva la propria contrarietà sulla base di ragioni logistiche, urbanistiche e di mancato coinvolgimento istituzionale.

Il progetto prevede l’attivazione del centro presso la Residenza Principe di Piemonte, una struttura situata nel cuore della città, lungo la via principale del centro storico, destinata ad accogliere fino a 24 persone, in particolare nuclei familiari. Ma per il Comune, questa scelta non è sostenibile e soprattutto non è stata condivisa: “Il Comune è venuto a conoscenza ufficialmente dell’iniziativa solo il 16 giugno – spiega Mengoni – quando il contratto di affitto tra il proprietario privato e la cooperativa incaricata della gestione era già stato firmato. Siamo stati tagliati fuori da ogni fase decisionale”.

La contrarietà del Comune non nasce da una posizione ideologica sull’accoglienza, anzi. L’Amministrazione ha ribadito nella nota inviata alla Prefettura di condividere pienamente i principi di solidarietà e umanità, ma di non poter accettare modalità operative che non tengano conto del contesto urbano e turistico della città: “Quella struttura è l’unico albergo vero e proprio presente nel centro storico, ed è situata in una zona simbolica per tutta la comunità – aggiunge il sindaco –. Da li parte il Palio delle Corse a Vuoto e vengono celebrate le manifestazioni come quella del 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre. Una scelta simile rischia di compromettere non solo l’identità del luogo, ma anche il suo valore turistico”.

E in effetti Ronciglione, negli ultimi anni, ha investito molto sulla promozione del territorio. È entrato a far parte nel 2022 dei “Borghi più belli d’Italia”, ha vinto nel 2023 il titolo di “Borgo dei Borghi” e continua a registrare un forte incremento delle presenze turistiche, tanto da aver introdotto anche l’imposta di soggiorno: “Privare il centro della sua unica struttura alberghiera – si legge nel documento – va contro tutto il lavoro fatto finora per rendere Ronciglione una meta attrattiva”.

Qualora la Prefettura dovesse comunque decidere di proseguire con l’attivazione del CAS nella struttura in oggetto, l’Amministrazione ha chiesto, la massima vigilanza da parte delle autorità competenti sul rispetto degli standard qualitativi e dei servizi da rendere agli ospiti e la possibilità che il centro ospiti famiglie, in particolare donne con minori, in coerenza con la struttura interna dell’immobile, mini appartamenti, e con la vicinanza a servizi per l’infanzia, come due asili nido, una scuola dell’infanzia e una primaria.

“Non è un no all’accoglienza – ha precisato il sindaco Mengoni – ma una richiesta di coerenza e di condivisione. La scelta della sede di un CAS non può essere calata dall’alto, specie se incide su una zona simbolica e strategica della nostra comunità”.






Facebook Twitter Rss