CIVITA CASTELLANA - Caro gas ed energia elettrica, dal Movimento cinque stelle di Civita Castellana arriva la proposta: ripristinare la misura del credito di imposta del 30% degli importi spesi per energia elettrica e gas naturale al fine di supportare le aziende del distretto ceramico. A lanciare l'iniziativa è Valerio Biondi, consigliere comunale: 'Nei giorni scorsi - annuncia - abbiamo portato a termine un consistente lavoro che ci ha visti impegnati nel mettere insieme i bilanci di 26 aziende produttrici di sanitari in ceramica facenti parte del nostro distretto, per le annualità 2022,2023 e 2024 realizzando un “conto economico consolidato” grazie alla disponibilità della Camera di Commercio di Viterbo-Rieti che ci ha fornito la documentazione necessaria'.
L'idea di mettere assieme i dati relativi ai consumi delle aziende, come ha spiegato Biondi, nasce dalla volontà di avere un quadro generale di quanto gas e corrente vengono prodotti, e dunque consumati dalle imprese locali. Un'idea partita a seguito dell'assemblea pubblica organizzata dalla Commissione pastorale lavoro presso la Curia vescovile di Civita Castellana dalla quale 'abbiamo accolto e preso a cuore il problema del caro gas e caro energia che sta continuando a mettere in difficoltà, tra gli altri, le aziende produttrici di sanitari con ricadute negative sia in termini di mantenimento di posti di lavoro sia in termini di minor reddito per quelle famiglie al cui interno ci sono lavoratori finiti in cassa integrazione senza dimenticare tutto l'indotto costituito dalle aziende che commercializzano i prodotti, da coloro che forniscono beni e servizi e tanto altro'.
'Questo lavoro - continua Biondi - ci ha permesso di fotografare dal punto di vista dei numeri la realtà dei fatti che ha visto negli ultimi due anni un forte calo delle vendite e, quindi, dei ricavi, una diminuzione del personale dipendente impiegato (per le aziende prese in esame si è scesi sotto le 2 mila unità), un aumento degli interessi passivi pagati agli istituti di credito, un aumento dei prodotti invenduti in magazzino, una diminuzione del gettito fiscale per le casse dello Stato ed infine una diminuzione degli utili per i soci e azionisti.
Pertanto, abbiamo deciso di partire da una mozione presentata a livello locale per chiedere di intervenire, a livello regionale se non addirittura nazionale, per ripristinare la misura del credito di imposta del 30% degli importi spesi per energia elettrica e gas naturale al fine di supportare le aziende del nostro distretto e, allo stesso tempo, vincolandolo alla non diminuzione dei livelli occupazionali e salariali così da tutela contemporaneamente anche i lavoratori dipendenti e le proprie famiglie'.
La documentazione è stata inviata ai sindaci del distretto di Fabrica di Roma, Corchiano, Gallese e Castel' Sant'Elia, insieme ai rappresentanti sindacali, con l'auspicio di fare fronte comune a tutela degli interessi del territorio.