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Carnevale, Coletta rinuncia alla delega. Scossone politico in cittą, l'opposizione: 'Un fallimento politico'
L'assessora: 'Le mie scelte ostacolate'. Ora tutti chiedono di sciogliere la Fondazione
20/12/2025 - 01:04
di Alessandra Sorge
CIVITA CASTELLANA - Colpo di scena a pochi mesi dall'avvio del carnevale civitonico 2026. Nella giornata di ieri, l'assessora Simonetta Coletta ha rimesso al sindaco Luca Giampieri la delega al Carnevale, giustificando la scelta come 'inevitabile, a causa di continue e persistenti differenze di vedute organizzative'. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata l'organizzazione del carnevale dei bambini, motivo di disputa tra l'amministrazione e la stessa fondazione. L'assessora, schiacciata tra decisioni che rimbalzavano da una parte e dall'altra ha così deciso di 'dare le dimissioni'.
E così a poco meno di due mesi dall'inizio della festa più pazza dell'anno, mentre in città imperversano bozzetti e i carnevalari danno gli ultimis ritocchi ai carri allegorici, in Comune si consuma l'ennesima frattura che lascia intravedere tensioni irrisolte. Il 'buco' economico lasciato dalla fondazione ha sicuramente avuto il suo peso, in previsione di scelte programmatiche per la prossima edizione carnevalara. Si parlava inizialmente di un 'buco' di circa 70mila euro. Una cifra che in parte pare sia stata risanata, ma che a suo tempo aveva spinto il primo cittadino a dare chiarimenti, adducendo a non meglio specificati 'costi aggiuntivi' legati alla sicurezza, alle certificazioni e agli oneri sanitari, emersi dopo la prima sfilata in accordo con la questura e ad un'ulteriore sfilata.
Questione finita? Neanche per sogno. Entro la fine del mese la Fondazione dovrà chiudere i conti e a quel punto il bilancio sarà pubblico. Solo allora si saprà come stanno realmente le cose, quanti soldi sono stati spesi e a quanto ammonta, se così sarà, l'eventuale disavanzo.
L'occasione non è sfuggita ai consiglieri di opposizione che non hanno risparmiato critiche: 'Finalmente i nodi di questa amministrazione stanno venendo al pettine - ha tuonato Simone Brunelli, capogruppo Pd -. Una gestione fallimentare sotto tutti i punti di vista, e il Carnevale come atto finale'. Per Cavalieri di Rifondazione Comunista: 'Dietro ai selfie e alla propaganda patinata i debiti restano e l'incapacità di gestire un evento importante come il Carnevale civitonico è sempre più evidente. Come avevamo previsto queste sono le conseguenze della scelta di affidare tutto alla fondazione, prendiamone atto sciogliamo questo obbrobrio e restituiamo il carnevale ai civitonici e le decisioni al consiglio comunale che li rappresenta'. Dello stesso avviso Matteo Massaini della Lega: 'Il carnevale deve tornare nelle mani del Comune come è sempre stato. Quello che sta accadendo a Civita certifica il totale fallimento politico e amministrativo del sindaco Giampieri e della sua maggioranza. Le continue restituzioni di deleghe da parte dell’assessore Carrisi, avvenuta poco tempo fa, e dell’assessore Coletta ieri, unite alle tensioni interne e all’assenza di una linea chiara, dimostrano che questa amministrazione è arrivata al capolinea. Oggi i fatti ci danno ragione: chi governa è diviso, confuso e più preoccupato di tenere insieme equilibri di potere che di affrontare i problemi reali della città'. Valerio Biondi del M5S: 'Abbiamo presentato richiesta di comunicazioni del sindaco al prossimo consiglio comunale, vogliamo capire se e quali ulteriori conseguenze negative si potrebbero palesare nell' organizzazione della prossima imminente edizione partendo già da una situazione disastrosa'.
CIVITA CASTELLANA - Colpo di scena a pochi mesi dall'avvio del carnevale civitonico 2026. Nella giornata di ieri, l'assessora Simonetta Coletta ha rimesso al sindaco Luca Giampieri la delega al Carnevale, giustificando la scelta come 'inevitabile, a causa di continue e persistenti differenze di vedute organizzative'. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata l'organizzazione del carnevale dei bambini, motivo di disputa tra l'amministrazione e la stessa fondazione. L'assessora, schiacciata tra decisioni che rimbalzavano da una parte e dall'altra ha così deciso di 'dare le dimissioni'. E così a poco meno di due mesi dall'inizio della festa più pazza dell'anno, mentre in città imperversano bozzetti e i carnevalari danno gli ultimis ritocchi ai carri allegorici, in Comune si consuma l'ennesima frattura che lascia intravedere tensioni irrisolte. Il 'buco' economico lasciato dalla fondazione ha sicuramente avuto il suo peso, in previsione di scelte programmatiche per la prossima edizione. Si parlava inizialmente di una cifra vicina ai 70mila euro, che pare sia stata in parte risanata, ma che a suo tempo aveva spinto il primo cittadino a dare chiarimenti, adducendo a non meglio specificati 'costi aggiuntivi' legati alla sicurezza, alle certificazioni e agli oneri sanitari.
Questione finita? Neanche per sogno. Entro la fine del mese la Fondazione dovrà chiudere i conti e a quel punto il bilancio sarà pubblico. Solo allora si saprà come stanno realmente le cose, quanti soldi sono stati spesi e a quanto ammonta, se così sarà, l'eventuale disavanzo. L'occasione non è sfuggita ai consiglieri di opposizione che non hanno risparmiato critiche: 'Finalmente i nodi di questa amministrazione stanno venendo al pettine - ha tuonato Simone Brunelli, capogruppo Pd -. Una gestione fallimentare sotto tutti i punti di vista, e il Carnevale come atto finale'. Per Yuri Cavalieri di Rifondazione Comunista: 'Dietro ai selfie e alla propaganda patinata i debiti restano e l'incapacità di gestire un evento importante come il Carnevale civitonico è sempre più evidente. Come avevamo previsto queste sono le conseguenze della scelta di affidare tutto alla fondazione, prendiamone atto sciogliamo questo obbrobrio e restituiamo il carnevale ai civitonici e le decisioni al consiglio comunale che li rappresenta'.
Dello stesso avviso Matteo Massaini della Lega: 'Il carnevale deve tornare nelle mani del Comune come è sempre stato. Quello che sta accadendo a Civita certifica il totale fallimento politico e amministrativo del sindaco Giampieri e della sua maggioranza. Le continue restituzioni di deleghe da parte dell’assessore Carrisi, avvenuta poco tempo fa, e dell’assessore Coletta ieri, unite alle tensioni interne e all’assenza di una linea chiara, dimostrano che questa amministrazione è arrivata al capolinea'. Valerio Biondi del M5S: 'Abbiamo presentato richiesta di comunicazioni del sindaco al prossimo consiglio comunale, vogliamo capire se e quali ulteriori conseguenze negative si potrebbero palesare nell' organizzazione della prossima imminente edizione partendo già da una situazione disastrosa'.