VITERBO - 'Mentre la giustizia amministrativa ribadisce per l'ennesima volta l'illegittimità dello smembramento dell'istituto comprensivo Carmine deciso dalla Regione, i rappresentanti viterbesi di Fratelli d'Italia in Regione hanno perso la parola. Sono evidentemente in grande imbarazzo nel sostenere il loro provvedimento contrario agli interessi degli studenti e delle famiglie viterbesi'. Lo sostengono i capigruppo di 'Viterbo 2020' Melania Perazzini e di 'Rinascimento-Io apro' Ugo Poggi, riferendosi alla recente sentenza del Tar che ha accolto positivamente il ricorso presentato dalla Provincia di Viterbo contro l'ordinanza emessa dalle Regione che aveva predisposto lo smembramento del Carmine. Agli inizi di luglio, il tribunale amministrativo aveva ugualmente accolto, con una precedente sentenza il ricorso del Comune di Viterbo, definendo 'immotivato' il provvedimento regionale che avrebbe determinato la frammentazione tra gli istituti Fantappiè, Egidi, Vanni e Canevari. 'Siamo di fronte ad una doppia bocciatura in sede legale-aggiungono Perazzini e Poggi-che non lascia spazi a nessuna interpretazione. La Regione trainata da Fratelli d'Italia aveva assunto un provvedimento penalizzante per la nostra comunità, passando sopra alle esigenze del mondo scolastico locale ed ignorando anche il pronunciamento della Conferenza scolastica provinciale, ci chiediamo cosa abbia oggi da dire ai viterbesi il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Daniele Sabatini. Intende difendere ancora quell'ordinanza o avrà l'onestà intellettuale di riconoscere che era sbagliata e quindi prenderne atto?' concludono i capigruppo.