


VITERBO - Un gesto semplice, ma carico di significato, che rafforza il legame tra comunità e sanità. Al reparto di cardiologia dell’Ospedale Santa Rosa di Viterbo è stato donato un cardiografo portatile, uno strumento che andrà a potenziare l’attività clinica quotidiana e a migliorare l’assistenza ai pazienti.

La donazione è stata fatta insieme dal Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, la Banca Lazio Nord, Unindustria e Ance. Un’alleanza tra istituzioni, mondo economico e tradizione cittadina che ha scelto di sostenere in modo diretto l’ospedale del capoluogo.
A fare da filo conduttore all’incontro è stato il presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, che ha ribadito come l’impegno dei Facchini non si esaurisca nella giornata del 3 settembre. “Il nostro spirito non è circoscritto al trasporto della Macchina di Santa Rosa. Promuoviamo attività, cultura e senso di comunità tutto l’anno, e non potevamo non partecipare a un’iniziativa che riguarda da vicino la salute dei cittadini. L’ospedale, soprattutto portando il nome di Santa Rosa, è un patrimonio di tutti”.
A raccogliere e rilanciare questo messaggio è stato il direttore generale della Asl, Egisto Bianconi, ribadendo l’importanza di far conoscere sempre di più l’ospedale Santa Rosa e il lavoro che vi si svolge quotidianamente. Un riconoscimento non solo per lo strumento donato, ma per il clima di partecipazione che l’iniziativa ha saputo generare.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, rappresentanti delle istituzioni sanitarie, Vincenzo Fiorillo, il capofacchino Luigi Aspromonte e i cardiologi del reparto. Il messaggio che emerge è quello di una cittadinanza che sente l’ospedale come parte integrante della propria identità e sceglie di partecipare attivamente alla sua crescita.