VITERBO - È con profonda preoccupazione che constatiamo l'ennesimo macroscopico errore dell'Amministrazione Frontini nella gestione del verde pubblico cittadino; un problema che ormai si configura come un vero disastro per il decoro e la sicurezza della nostra città.
A seguito dell'interrogazione presentata il 15 maggio dalla Consigliera Luisa Ciambella (Per il Bene Comune - Lista civica Rocca), l'Assessore con delega al verde, Giancarlo Martinengo, ha fornito risposte vaghe e insufficienti, cercando di minimizzare la situazione e parlando di semplici 'criticità' anziché riconoscere i gravi ritardi accumulati già prima della sua nomina. Ma i fatti parlano chiaro: appena il giorno successivo, il 16 maggio, la Sindaca ha emesso l'ordinanza per l'attivazione del Centro Operativo Comunale, un provvedimento che si adottata prevalentemente in casi eccezionali o per calamità non prevedibili. La mancata programmazione del Sindaco Frontini non può certo essere definita come una calamità o evento non prevedibile.
Probabilmente una delle ultime volte che il C.O.C. è stato attivato a Viterbo risalirebbe all'emergenza Covid. Ora la Sindaca Frontini ritiene che lo sfalcio dell'erba meriti lo stesso livello di allerta di una pandemia globale. È questo il segno più evidente del fallimento della sua gestione amministrativa e politica.
Di fatto, l'amministrazione Frontini continua a oscillare tra diverse giustificazioni: dal minimizzare il problema e addirittura far finta che non esiste, ad addossare la colpa alla burocrazia, a parlare di disagi temporanei, fino ad invocare una calamità naturale. Un 'nonsense' talmente palese da apparire quasi surreale, se non fosse che purtroppo a rimetterci è la città e i viterbesi.
Sorge spontaneo chiedersi come sia possibile che, dopo aver già impegnato ben 142.000 euro per un 'Appalto-ponte bimestrale', l'amministrazione si trovi costretta a ricorrere alla Protezione Civile. È evidente, a questo punto, che l'Amministrazione Frontini è in balia della propria inefficienza e dell'incapacità di trovare soluzioni concrete. Questa è un'amministrazione giunta ormai al capolinea, che deve solo prendersi la responsabilità di liberare Viterbo dalla sua inefficienza, traendone le dovute conseguenze politiche.
La Sindaca Frontini, anche in questo caso, dimostra la sua improvvisazione di fronte ad un problema, quello del taglio dell'erba, che ha solo bisogno di una adeguata programmazione e di competenze gestionali che, evidentemente, questa amministrazione non possiede e non ha mai posseduto. E peggio ancora tenta di scaricare la responsabilità in capo all'Assessore Martinengo lasciato solo in consiglio comunale a giustificare l'ingiustificabile, dopo solo pochi mesi dal suo insediamento.
Vigileremo attentamente su come procederà questo anomalo provvedimento di attivazione del C.O.C., per essere sicuri e tutelare i viterbesi sulla trasparenza e la correttezza della procedura. I cittadini meritano risposte chiare e soluzioni efficaci, non espedienti emergenziali che mascherano l'incapacità di amministrare.