ANNO 15 n° 202
Cambio di dirigenze scolastiche a Viterbo, Vetralla e Fabrica di Roma
Ecco quali sono le scuole che avranno una nuova preside nell'anno scolastico 2025/26
Fabio
21/07/2025 - 07:02
di Fabio Tornatore

di Fabio Tornatore

VITERBO - Si avvicendano i dirigenti scolastici negli istituti della Tuscia: sono tre i movimenti che interessano la provincia, oltre alle assegnazioni di scuole 'in  reggenza', per le quali però si dovrà ancora attendere.

Il primo cambio di dirigente scolastico è quello dell'Istituto Comprensivo Piazza Marconi, di Vetralla, che vede lo storico preside Roberto Santoni andare in pensione dopo aver accompagnato per diversi decenni i bambini vetrallesi, oltre a quelli di Blera e Monteromano, dall'infanzia all'ingresso delle scuole superiori. Al suo posto prenderà servizio dal primo settembre la dirigente Maria Antonietta Biaggioli.

A Viterbo arriva all'Istituto di Istruzione Superiore Francesco Orioli la dirigente Maria Federici. L'istituto, che conta oltre 1400 alunni tra classi degli indirizzi professionali e del liceo artistico, era stato assegnato 'in reggenza' a dicembre 2023 alla preside Monica Cavalletti, dell'Istituto Comprensivo Egidi di Viterbo, dopo il decesso della storica dirigente Simonetta Pachella, che aveva traghettato la scuola fino a trasformarla in uno dei fiori all'occhiello della provincia in fatto di inclusione scolastica, raddoppiando, di fatto, gli iscritti.

Il terzo trasferimento, non certo per ordine di importanza ma perchè merita un approfondimento a parte, riguarda la dirigente dell'Istituto Comprensivo Carmine, Anna Grazia Pieragostini, trasferita all'Istituto Comprensivo Fabrica di Roma dopo il decreto di dimensionamento scolastico che ha soppresso la scuola che presiedeva. I movimenti del personale dirigente sono del 7 luglio, mentre la sentenza del Tar che ha annullato lo smembramento dell'Istituto viterbese è dell'8, il giorno dopo. Si dovrà vedere, quindi, se la dirigente tornerà al proprio posto a Viterbo o se sarà incaricato qualcun altro. Questo, insieme ad altri nodi da sciogliere dovuti alle ripercussioni della vicenda, sono attualmente sui tavoli del Ministero.






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