ANNO 14 n° 119
Bruzziches contesta la teoria del tranello
Il consigliere comunale chiede alla maggioranza: ''Chi sarebbe il regista dell'inganno? Quali risultati io e il mio stato di famiglia avremmo avuto?''
20/03/2024 - 06:58

VITERBO - ''Non mi sono dimesso e non mi dimetterò per non tradire la fiducia delle persone che mi hanno votato''.

Il giorno in cui in consiglio comunale la sindaca riferisce sul 'caso Bruzziches' rispetto a presunte intimidazioni che il marito avrebbe rivolto al consigliere nel corso di una cena in cui era presente anche lei, è lo stesso consigliere a prendere la parola per chiarire gli aspetti politici della vicenda.

''Sono d'accordo con Frontini solo su punto - ha esordito Bruzziches -  l'onorabilità delle persone è una cosa seria. Non ritengo di poter approfondire dettagli di natura penale in questa sede circa le vicende riguardanti i comportamenti gravissimi tenuti da chi ricopre incarichi istituzionali o affini. Ma è questa è la sede deputata per affrontare questioni politico-amministrative che coinvolgono il destino di questa città''.

Bruzziches passa quindi a fare una serie di domande alla sindaca e alla maggioranza:

''Ho delle domande da porre alla maggioranza o, perlomeno, a chi tra loro ha rilasciato delle interviste le cui le dichiarazioni mi hanno descritto come un losco essere umano che con un tranello e con l'inganno ha teso una trappola alla sindaca e al personaggio che 'tutela Chiara e la maggioranza'. Perché avrei fatto questo inganno? Con quale obiettivo e per raggiungere quale risultato personale? Si definisce la mia azione come delittuosa, scorretta, orchestrata e diretta da forze oscure. Quali sarebbero i registi che mi hanno guidato? Fatemelo sapere visto che avete verità in tasca. Quali risultati io e ''il mio stato di mia famiglia'' avremmo ottenuto da questo comportamento scorretto ai danni di questa coppia? Il mio stato di famiglia da quella sera sta soffrendo e provando angoscia e turbamento e di questo più d'uno si dovrebbe vergognare.

Nonostante ciò - ha aggiunto Bruzziches - ho deciso di non dimettermi da consigliere anche se mia moglie la sera stessa dell'avvenimento mi ha pregato in ginocchio di farlo immediatamente. Ho risposto che non lo avrei fatto perché non potevo tradire le persone che mi hanno votato e a cui avevo garantito riguardo la capacità e bontà che la signora Frontini poteva rappresentare per Viterbo.

E non lo farò nemmeno ora, che conseguenze della macchina del fango che si stanno riversando su noi. A Viterbo - ha concluso - c'è  ancora una parte di città che io umilmente sto cercando difendere da comportamenti nebulosi, che con la loro disinteressata solidarietà stanno dando a me e alla mia famiglia la forza di andare avanti'.






Facebook Twitter Rss