VITERBO - (s.lup.) - La frazione di Trevinano ad Acquapendente (142 abitanti secondo il censimento 2011), Civita di Bagnoregio (16) e Sermugnano, paese nel territorio comunale di Castiglione in Teverina che dieci anni fa contava 68 residenti (foto). Sono i tre centri della provincia di Viterbo che possono ambire a un maxi finanziamento del Pnrr a favore dei piccoli borghi storici: 20 milioni di euro per ogni regione da destinare a un progetto di rigenerazione culturale, sociale ed economica.
Si tratta, per la precisione, dell’Intervento 2.1 ''Attrattività dei Borghi'' M1C3 Turismo e Cultura del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Linea di azione A: ''Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante, individuati dalle Regioni e Province autonome, d’intesa con i Comuni''. Mentre una seconda linea di azione mette in campo in totale 380 milioni per progetti locali di rigenerazione culturale in almeno 229 borghi storici (destinatari dell’avviso sono i piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile).
La linea di azione A, come spiega una nota del Ministero della Cultura (Mic), ''sostiene la realizzazione di un limitato numero di progetti di carattere esemplare (21 progetti, uno per regione/provincia autonoma), ciascuno di importo pari a 20 milioni di euro, per un ammontare complessivo di 420 milioni di euro, finalizzati al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o comunque caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono per i quali si preveda un progetto di recupero e rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione degli stessi''.
Nei giorni scorsi la giunta regionale del Lazio ha approvato la nota metodologica comprensiva dell'elenco dei borghi storici ammessi a presentare idee progettuali per la presentazione del progetto pilota. La selezione, avvenuta sulla base di criteri e requisiti indicati, ha prodotto una short-list di borghi all’interno della quale sono stati inseriti tre borghi con il maggior numero di requisiti, per ciascuna provincia del Lazio, per un totale di 15 borghi. Per la provincia di Viterbo, come detto, Trevinano, Civita di Bagnoregio e Sermugnano.
I requisiti includevano ''i dati strutturali (riconoscibilità storica della struttura insediativa), gli elementi dimensionali (numero di unità immobiliari residenziali di norma non superiore a 300), la dinamica insediativa (borgo a rischio abbandono o abbandonato), l’interesse ambientale (comune localizzato in area protetta), l’interesse paesaggistico (comune localizzato in area di valore paesaggistico) e l’interesse culturale (appartenenza a siti Unesco, riconoscimenti di interesse internazionale e nazionali, appartenenza e reti e itinerari riconosciuti, ecc.)''.
La prossima tappa è la definitiva individuazione del borgo storico oggetto della proposta progettuale di rigenerazione culturale, sociale ed economica da presentare al Mic, acquisendo dai 15 comuni sopraindicati le idee progettuali contenenti la descrizione degli interventi. A questo proposito è stato previsto anche un contributo regionale di 5mila euro, a titolo di rimborso delle spese eventualmente sostenute.
''I progetti - spiega il Mic - saranno finalizzati alla realizzazione di una iniziativa unitaria che consenta l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale, della ricerca (es. scuole/accademie di arti e dei mestieri della cultura, del turismo, del sociale, della ricerca (es: campus universitari, residenze sanitarie assistenziali-Rsa ove sviluppare anche programmi di assistenza a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working/nomadi digitali, ecc.) in grado di costituire occasione di rilancio occupazionale, in particolare per le nuove generazioni, e di promozione di una rinnovata attrattività residenziale sia per la popolazione residente che per quella di provenienza extra locale, nel segno di una migliore qualità della vita grazie ai vantaggi di un contesto che integra valori culturali, paesaggistici e delle tradizioni con innovazione, nuove tecnologie e green economy''.