VITERBO - Brutte notizie per le bollette di fine mese. Da fine giugno 2024 è terminato il regime di Maggior Tutela per l’energia elettrica: ciò ha comportato, anche solo indirettamente, un aumento della spesa di luce e gas per le famiglie italiane, e da ciò non sono escluse quelle viterbesi.
Entrando nel dettaglio, l’ultimo trimestre del 2025 ha portato alla luce due dati che raccontano una realtà in procinto di cambiamento. Soprattutto nel viterbese; per l’energia elettrica si è registrato un calo dei consumi pari al (-3%), a fronte però di un aumento della spesa, nello stesso trimestre, del (+15%). Anche il gas ha visto un incremento della spesa annua del (+13%), accompagnato da una crescita dei consumi del (+3%).
Guardando alle province del Lazio, la spesa annua per il gas è aumentata del 25% a Rieti, del 13% a Viterbo e del 7% a Roma. Rieti si conferma anche in testa per l’aumento dei consumi (+14%), seguita da Viterbo (+3%), mentre Latina, Frosinone e la stessa Roma segnano un calo nei consumi rispettivamente del 7%, 5% e 4%. Per quanto riguarda invece la luce, fa meglio di tutte Rieti, con una diminuzione del consumo di energia pari al 12%, che si traduce in una diminuzione della spesa pari al 6%, segue questa tendenza anche Latina con una diminuzione dei consumi pari al 8%, che comporta una diminuzione delle spese pari al 4%.
Ma a cosa è dovuto questo aumento dei costi?
Come già detto, a giugno dello scorso anno è terminato il regime di Maggior Tutela per l’energia elettrica. Chi non ha scelto un’offerta sul mercato libero è stato spostato nel Servizio a Tutele Graduali - una formula intermedia tra la Maggior Tutela e il mercato libero – caratterizzata da;
- Il fornitore che viene scelto con gara pubblica
- Il prezzo che è “di mercato”, ma sotto il controllo di ARERA
Restano invece nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità i clienti vulnerabili (over 75, persone con disabilità, soggetti in disagio economico), che continueranno a usufruire di condizioni regolate da ARERA. Tutti gli altri utenti si sono affidati a questa nuova formula di mercato, che, a giudicare dai dati, ha portato oltre 23 milioni di clienti a scegliere direttamente un fornitore nel mercato libero.