MONTEFIASCONE - Lo scorso weekend, nella splendida cornice della sala Innocenzo III della Rocca di Montefiascone, gentilmente concessa dall'Amministrazione comunale del comune falisco, si è svolto un importante incontro informativo destinato agli operatori del settore avicolo, focalizzato sulla biosicurezza e sulla prevenzione dell'influenza aviaria. L'evento si è inserito nell'ambito dell'approccio integrato 'One health', che riconosce l'interconnessione tra salute umana, salute animale e salute dell'ambiente.
Organizzato dal Servizio veterinario della Asl Viterbo, con la supervisione del direttore del Dipartimento di Prevenzione e direttore de Servizio veterinario area A e C, Nicola Ferrarini, di Antonella Troise, referente per il coordinamento delle attività sanitarie nella filiera avicola, e di Giovanni Maria Raimondi, referente per la corretta applicazione delle misure di biosicurezza, l'incontro ha visto il coinvolgimento attivo di figure chiave del settore e del territorio.
Particolare rilevanza è stata data al concetto di biosicurezza come strumento di prevenzione primaria, non solo per tutelare la salute animale, ma anche per ridurre il rischio di trasmissione di agenti patogeni all'uomo, in un'ottica di sanità pubblica integrata. L'influenza aviaria, infatti, rappresenta una delle zoonosi più sorvegliate a livello internazionale, e la sua gestione efficace richiede la collaborazione tra autorità sanitarie, operatori del settore e comunità scientifica. Hanno apportato il loro prezioso contributo i dirigenti dell'Istituto zooprofilattico del Lazio e della Toscana, Goffredo Grifoni e Sara Tonon.
Le filiere avicole operanti sul territorio hanno partecipato attivamente, contribuendo al confronto e condividendo le proprie esperienze dirette. L'incontro si è articolato in sessioni di lavoro interattive, con ampio spazio al dibattito, e ha registrato una partecipazione significativa, coinvolgendo circa il 90% degli operatori locali del comparto avicolo.
Questa iniziativa ha confermato l'importanza del dialogo tra pubblico e privato e ha ribadito come l'approccio One health rappresenti una strategia essenziale per la prevenzione delle malattie emergenti e la promozione della salute pubblica attraverso la tutela del benessere animale e ambientale.