ANNO 14 n° 120
Beccati pił volte a rubacchiare, il giudice dice no alla messa alla prova
Respinta la richiesta di lavori di pubblica utilitą, ''Affronteranno il processo''
24/02/2019 - 07:29

VITERBO – Poco più che ventenni e già beccati diverse volte a sottrarre da negozi e centri commerciali prodotti di qualsiasi genere, il tribunale dice no alla messa alla prova.

Una presa di posizione forte, quella del giudice Giacomo Autizi, che ha l’aria di voler essere, prima di tutto, un segnale da lanciare alla società e ai giovani: non si può vivere al limite della legalità e sperare di farla sempre franca.

Fermati in più occasioni da polizia e carabinieri, sono finiti per l’ennesima volta in tribunale con l’accusa di furto: si tratta di due giovani ragazzi di Viterbo, entrambi poco più che ventenni che tramite i loro avvocati nei giorni scorsi hanno chiesto di poter usufruire della messa alla prova.

Processati per direttissima dopo essere stati arrestati in flagranza di reato, ancora prima che il procedimento a loro carico si aprisse, avrebbero voluto chiudere in maniere pacifica la questione, accendendo ai lavori di pubblica utilità per pagare il loro scotto con la giustizia.

Secco il no del giudice: ''Dati i plurimi tentativi di furto che vi sono addebitati, non potrete accedere ad alcun programma di trattamento esterno''.

Dovranno entrambi tornare in aula i primi di giugno come imputati, per incardinare il processo a loro carico.






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