VITERBO - Il Centro cefalee dell'ospedale Santa Rosa di Viterbo aderisce alla Giornata mondiale del mal di testa, iniziativa promossa dalle società scientifiche Sin (Società italiana di Neurologia) e Sisc (Società per lo studio delle cefalee) per sensibilizzare la popolazione su un disturbo di salute molto diffuso, ma spesso sottovalutato e banalizzato.
L'appuntamento locale si terrà lunedì 19 maggio presso la hall della Cittadella della Salute di Viterbo, dalle ore 9 alle ore 13,30. In tale occasione, gli esperti del Centro saranno a disposizione per rispondere alle domande relative alla diagnosi e alle opzioni terapeutiche.
'Il mal di testa - commenta Marisa Distefano, responsabile del Centro cefalee afferente all'unità operativa di Neurologia dell'ospedale Santa Rosa - è un disturbo molto comune. In alcuni casi è occasionale, ma in altri può essere così frequente e di tale gravità da compromettere significativamente le capacità lavorative e sociali di chi ne è affetto'.
La cefalea, per l'Organizzazione mondiale della sanità, è fra le prime 10 cause al mondo di disabilità. Nonostante il grande impatto sulla qualità di vita, solo un terzo dei pazienti cefalalgici si rivolge a un medico per un consulto. Questo ritarda il corretto inquadramento diagnostico e l'inizio della terapia più adeguata, mirata a migliorare la qualità di vita e a impedire la cronicizzazione della malattia.
'Il Centro cefalee dell'ospedale Santa Rosa – prosegue il direttore della Neurologia viterbese, Nicola Falcone – attualmente segue oltre 300 pazienti affetti da emicrania, cefalea muscolo-tensiva e altri dolori cranio-facciali. Oltre alle terapie di prima linea, presso la nostra Asl è possibile accedere alle più innovative terapie farmacologiche di fase acuta e di profilassi per il mal di testa. Queste terapie, quali gli anticorpi monoclonali, i gepanti e la tossina botulinica, stanno facendo registrare importanti miglioramenti nella pratica clinica, riducendo il numero di attacchi sia nella forma episodica sia nelle forme più gravi come l'emicrania cronica e quella resistente alle classiche terapie di prima linea'.