


VITERBO - Una situazione che definire paradossale è forse riduttivo. Presso il Distretto C della ASL di Viterbo, il personale sanitario sarebbe costretto a indossare la divisa in un bagno, in assenza di locali dedicati agli spogliatoi. A denunciare il caso è la Organizzazione Sindacale, che parla apertamente di violazione dei diritti, delle norme di sicurezza e della dignità dei lavoratori.
Secondo quanto riportato nella nota sindacale, la mancanza di spazi idonei impedisce al personale di separare gli abiti civili da quelli da lavoro, con il rischio di contaminazioni biologiche e di trasferimento del rischio sanitario da e verso le abitazioni. A peggiorare il quadro, l’assenza di docce, che rappresenta una carenza ulteriore rispetto a quanto previsto dalle norme di sicurezza sul lavoro.
Il sindacato richiama esplicitamente l’art. 2087 del Codice Civile e il D.Lgs. 81/2008, la cosiddetta “legge sulla sicurezza”, chiedendo un intervento immediato entro 15 giorni per sanare la situazione e tutelare la salute dei lavoratori. Trascorso tale termine, si riserva di intraprendere ulteriori azioni di tutela.
Un passaggio, in particolare, sottolinea l’assurdità del contesto:
“Il bello è che la ASL effettua controlli esterni, sanzionando attività private per irregolarità negli spogliatoi, ma lascia fuori norma i propri locali interni. È una contraddizione che mina la credibilità dell’ente e mortifica i lavoratori.”
A firmare la denuncia è il Segretario Generale F.M. Perazzoni, che chiede un cambio di passo immediato da parte della direzione sanitaria:
“Non è accettabile che nel 2025 operatori sanitari siano costretti a cambiarsi in un bagno. È una questione di sicurezza, ma anche e soprattutto di rispetto.”
La vicenda, destinata a far discutere, riaccende i riflettori su un tema cruciale: chi controlla i controllori?
In attesa delle risposte della direzione ASL, resta l’amarezza per una situazione che – se confermata – rappresenterebbe un grave passo indietro nella tutela della dignità dei lavoratori del servizio sanitario pubblico.