ANNO 15 n° 285
Allarme olio italiano: produttori e cooperative lanciano un appello urgente al Ministro Lollobrigida
Anche viterbesi, per denunciare vendite sottocosto nel mercato dell’olio extravergine
12/10/2025 - 01:36

VITERBO - Un grido d’allarme dal mondo olivicolo-oleario italiano arriva direttamente al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Le principali associazioni di produttori, cooperative e realtà del settore hanno sottoscritto una lettera-appello urgente, con una significativa rappresentanza della Tuscia: tra i firmatari, spicca Italia Olivicola, guidata dal viterbese Fabrizio Pini.

L’obiettivo della lettera è chiaro: chiedere interventi concreti contro le vendite sottocosto e le attività illecite che minacciano l’intera filiera.

“Nell’ultima campagna si è prodotto poco olio extravergine e le quotazioni durante la raccolta e la molitura sono state stabili grazie anche ai controlli straordinari svolti con grande impegno dagli organi di vigilanza. Tuttavia, una volta conclusa questa fase, le attività illecite sono riprese con forza, esponendo il settore a rischi enormi”, si legge nella lettera.

Gli operatori denunciano quotazioni anomale: l’olio extravergine italiano viene venduto tra 7 e 7,7 euro al chilo, con acquisti da frantoi e aziende agricole addirittura tra 5 e 6 euro, valori troppo bassi rispetto al mercato. La lettera suggerisce di sfruttare strumenti come il SIAN e la fatturazione elettronica per individuare le vendite sottocosto e approfondire le dinamiche degli operatori coinvolti.

Il rischio, secondo le associazioni, è serio:

“Se continuiamo a non distinguere tra olio italiano di qualità e prodotti comunitari o extracomunitari, rischiamo di perdere quote di mercato conquistate in decenni, con un danno enorme per tutta la filiera e per l’Italia”.

Un appello che punta a rafforzare i controlli, tutelare i produttori e salvaguardare la reputazione internazionale dell’olio italiano, cuore di una filiera storica e strategica per l’economia nazionale.






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