ANNO 14 n° 119
Allarme meningite
La Asl: ''Nessun nuovo
caso riscontrato''
''Falsi allarmi, si tratta di influenza''
25/02/2015 - 13:42

VITERBO - L'incontro organizzato dalla Asl Viterbo alla Cittadella della salute per presentare il nuovo piano integrativo di pazienti diabetici si è trasformato, inevitabilmente, in un'occasione per fare il punto sull'allarme meningite, che continua a terrorizzare le famiglie di Civita Castellana dopo la tragica scomparsa di Luca Graziosi, ragazzo di soli sedici anni, avvenuta lo scorso lunedì. 

Sul punto è intervenuta la dottoresse Silvia Aquilani, dirigente dell'unità operativa che si occupa della gestione di queste delicate situazioni: ''Si tratta di un allarme più mediatico che reale, finora quello che abbiamo sono due casi di supposta meningite (l'autopsia sul corpo di Luca Graziosi non è ancora stata effettuata). Nel caso del ragazzo scomparso, che ha colpito tutti noi, il responsabile è probabilmente il meningococco. Un evento drammatico ma purtroppo non così improbabile in età adolescenziale. La patologicità di questo germe subentra in concomitanza di altri fattori: il ragazzo aveva appena avuto un'influenza e, essendo uno sportivo, era sottoposto a stress''.

La contagiosità della malattia è però minima, spiega la dottoressa Aquilani, è solo il contatto continuo con le secrezioni nasali e respiratorie. ''I soggetti realmente a rischio sono pochi, e sono già stati tutti individuati e trattati. A Civita Castellana sono disponibili tutti i farmaci necessari per la chemioprofilassi. Ma parliamo di un germe che non sopravvive cinque secondi all'aria aperta, chiudere scuole e uffici pubblici non ha senso''.

Il secondo caso, registrato martedì, è quello di una ragazza ricoverata a Belcolle: ''Un caso che non ha nessuna relazione con l'altro. La ragazza è stata subito portata a Belcolle e trattata con gli antibiotici per scrupolo, le successive analisi non hanno riscontrato alcuna meningite. Purtroppo è scoppiata la paura, ho ricevuto personalmente 50/50 telefonate di persone preoccupate per febbre alta o raffreddore''.

Nelle ultime ore c'erano stati altri due casi sospetti di ragazzi portati da Civita Castellana a Viterbo, ma si è trattato di falsi allarmi: una polmonite e un'influenza. Medico di famiglia e pediatra sono le prime persone alle quali rivolgersi per scongiurare ogni dubbio. Ad aumentare la paura delle famiglie è la forte incidenza in questo periodo dell'influenza, che ha fatto registrare numeri preoccupanti in tutta Italia. ''Sembra quasi - conclude la dottoressa Aquilani - che ci sia un'equazione. Un ragazzo di Civita Castellana ha la febbre? Meningite. Non è così, si tratta di un ragionamento aberrante. L'allarme per questa patologia non esiste. A preoccupare più che altro è l'influenza: la vaccinazione quest'anno è stata un fiasco, e i virus se ne sono accorti''.





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