ANNO 14 n° 118
Alla ricerca del passato di Viterbo, al via le ricerche archeologiche nei giardini di Colle del Duomo
Per due anni saranno studiati i 3 ettari di giardino antistanti la cattedrale, rimasti immacolati per 400 anni
Gabriele
29/02/2024 - 07:02
di Gabriele Mazzetti

VITERBO – Il Colle del Duomo di San Lorenzo così centrale nella morfologia storica e turistica di Viterbo, eppure ancora misterioso e nascosto. Sappiamo poco sul passato dell'altura che sovrasta Valle Faul. Per dare risposte alle tante domande sull'epoca medievale, romana ed etrusca della Città dei Papi, la Diocesi di Viterbo in collaborazione con la Sovraintendenza Archeologica dell'Etruria Meridionale, l'Università degli Studi della Tuscia, la polacca Università Cattolica di Lublino e Archeoares, intraprenderanno una campagna di indagini archeologiche sul Colle del Duomo, specificatamente nei giardini antistanti la Cattedrale di San Lorenzo.

Secondo il Vescovo di Viterbo, S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, la collaborazione messa in atto è un modello vincente da perseguire anche per ulteriori studi futuri. “Fornire dettagli sul passato della città, grazie ad un prolifico dialogo con gli enti in grado di studiare i reperti, è un progetto unico e clamoroso per la città. Mai si era scesi in campo con un tale coordinamento che permetterà un arricchimento per la conoscenza della comunità e potrebbe rendere fruibile il colle nei prossimi anni.”

“L'Università degli Studi della Tuscia ha avuto sempre una vocazione per lo studio dei beni culturali. - spiega il Magnifico Rettore prof. Stefano Ubertini - E' emozionante scoprire le origini di Viterbo. E oltre il piacere di vedere lo staff dell'università mettersi a servizio della città, è bello vedere all'opera anche i nostri studenti.”

La Sovraintendente Margherita Eichberg ha sottolineato: “Fino ad oggi ci siamo dedicati poco al Colle e ai giardini. L'epoca compresa tra Etruschi e Medioevo di questo luogo è ancora avvolta nell'oscurità della conoscenza. Sorveglieremo le indagini e condivideremo i risultati della ricerca.”

I giardini in cui saranno effettuati gli studi hanno una superficie di 3 ettari e si trovano esattamente dietro la cattedrale. Lo scoglio principale, secondo l'ingegnere Santino Tosini dell'ufficio Beni Culturali della Diocesi di Viterbo, sarà la presenza di materiale di scarto prodotto dai bombardamenti avvenuti durante la II guerra Mondiale e che avevano coinvolto proprio la zona di Palazzo Papale. Ma una parte del giardino, quella dedicata all'orto, è rimasta immacolata per più di 400 anni.

Un sogno che si avvera per Gianpaolo Serone, direttore di Archeoares. “Sono più di 20 anni che discutiamo di questo progetto. Ci potrebbe donare informazioni cruciali non solo per il passato locale. Ci riempie d'orgoglio far parte dell'iniziativa e ringrazio per l'attenzione istituzionale rivolta.”

Il Professore Giuseppe Romagnoli, docente dell'Unitus, ha descritto l'iter che sarà seguito per gli studi archeologici. “Inizieremo con indagini non invasive, utilizzando diverse tecnologie, come gli scanner e i carotaggi, che ci evidenzieranno le potenzialità archeologiche. Se scoveremo materiale interessante allora partirà la fase di scavi. Nel colle fino al 1400 esisteva un quartiere che poi venne raso al suolo per fare spazio ai giardini vescovili, - ha continuato il docente – quindi l'obbiettivo è quello di leggere la stratificazione storica.”

“Il passato etrusco del Colle del Duomo non è così scontato. - ha precisato la Prof.ssa Marina Micozzi, docente dell'Università degli studi della Tuscia – Fino ad oggi non è mai stata scovata nessuna prova sicura. Io mi aspetto parecchio, anche solo con la mappatura potremo portare un contributo alla ricerca sul periodo pre-medievale”

Il progetto di studi partirà ad Aprile ed avrà la durata di due anni.

 

VITERBO – Il Colle del Duomo di San Lorenzo così centrale nella morfologia storica e turistica di Viterbo, eppure ancora misterioso e nascosto. Sappiamo poco sul passato dell'altura che sovrasta Valle Faul. Per dare risposte alle tante domande sull'epoca medievale, romana ed etrusca della Città dei Papi, la Diocesi di Viterbo in collaborazione con la Sovraintendenza Archeologica dell'Etruria Meridionale, l'Università degli Studi della Tuscia, la polacca Università Cattolica di Lublino e Archeoares, intraprenderanno una campagna di indagini archeologiche sul Colle del Duomo, specificatamente nei giardini antistanti la Cattedrale di San Lorenzo.

 

Secondo il Vescovo di Viterbo, S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, la collaborazione messa in atto è un modello vincente da perseguire anche per ulteriori studi futuri. “Fornire dettagli sul passato della città, grazie ad un prolifico dialogo con gli enti in grado di studiare i reperti, è un progetto unico e clamoroso per la città. Mai si era scesi in campo con un tale coordinamento che permetterà un arricchimento per la conoscenza della comunità e potrebbe rendere fruibile il colle nei prossimi anni.”

 

“L'Università degli Studi della Tuscia ha avuto sempre una vocazione per lo studio dei beni culturali. - spiega il Magnifico Rettore prof. Stefano Ubertini - E' emozionante scoprire le origini di Viterbo. E oltre il piacere di vedere lo staff dell'università mettersi a servizio della città, è bello vedere all'opera anche i nostri studenti.”

 

La Sovraintendente Margherita Eichberg ha sottolineato: “Fino ad oggi ci siamo dedicati poco al Colle e ai giardini. L'epoca compresa tra Etruschi e Medioevo di questo luogo è ancora avvolta nell'oscurità della conoscenza. Sorveglieremo le indagini e condivideremo i risultati della ricerca.”

 

I giardini in cui saranno effettuati gli studi hanno una superficie di 3 ettari e si trovano esattamente dietro la cattedrale. Lo scoglio principale, secondo l'ingegnere Santino Tosini dell'ufficio Beni Culturali della Diocesi di Viterbo, sarà la presenza di materiale di scarto prodotto dai bombardamenti avvenuti durante la II guerra Mondiale e che avevano coinvolto proprio la zona di Palazzo Papale. Ma una parte del giardino, quella dedicata all'orto, è rimasta immacolata per più di 400 anni.

 

Un sogno che si avvera per Gianpaolo Serone, direttore di Archeoares. “Sono più di 20 anni che discutiamo di questo progetto. Ci potrebbe donare informazioni cruciali non solo per il passato locale. Ci riempie d'orgoglio far parte dell'iniziativa e ringrazio per l'attenzione istituzionale rivolta.”

 

Il Professore Giuseppe Romagnoli, docente dell'Unitus, ha descritto l'iter che sarà seguito per gli studi archeologici. “Inizieremo con indagini non invasive, utilizzando diverse tecnologie, come gli scanner e i carotaggi, che ci evidenzieranno le potenzialità archeologiche. Se scoveremo materiale interessante allora partirà la fase di scavi. Nel colle fino al 1400 esisteva un quartiere che poi venne raso al suolo per fare spazio ai giardini vescovili, - ha continuato il docente – quindi l'obbiettivo è quello di leggere la stratificazione storica.”

 

“Il passato etrusco del Colle del Duomo non è così scontato. - ha precisato la Prof.ssa Marina Micozzi, docente dell'Università degli studi della Tuscia – Fino ad oggi non è mai stata scovata nessuna prova sicura. Io mi aspetto parecchio, anche solo con la mappatura potremo portare un contributo alla ricerca sul periodo pre-medievale”

 

Il progetto di studi partirà ad Aprile ed avrà la durata di due anni.

 






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