VIGNANELLO – Per Jacopo Polidori oggi è il giorno del Riesame. Questa mattina, infatti, il tribunale delle libertà romano deciderà sulle sorti giudiziarie del 30enne, finito agli arresti domiciliari a seguito dell’aggressione dello scorso 12 febbraio a Vignanello ai danni del giovane Paolo E.. Il ragazzo ricoverato in ospedale con il setto nasale rotto e diverse lesioni su tutto il corpo, per aver pubblicato su Facebook un post satirico contro il partito politico di estrema destra Casapound, all’interno del quale Polidori milita.

Ai domiciliari dallo scorso 3 marzo, oggi il presidente della sezione Cimini del movimento, tenterà la strada del Riesame per tornare in libertà, dopo che il gip viterbese Savina Poli gli aveva negato anche i permessi lavorativi.

L’aggressione ai danni di Paolo si sarebbe consumata intorno alla mezzanotte e mezza di sabato 11 febbraio, all’uscita di una nota pizzeria del paese: Paolo, in compagnia di alcuni amici, sarebbe stato prima strattonato, poi rincorso e infine preso a pugni e cinghiate da un gruppo di ragazzi, presumibilmente guidati da Polidori. Una vendetta, questa, messa a segno per motivi politici e ''come mero pretesto per dare sfogo ad un impulso criminale’’, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Poli. Dove si sottolinea come l’indagato sia un ragazzo dall’elevata pericolosità sociale, che non nutre alcun timore per le conseguenze del proprio agire. E che, soprattutto, lo scorso 11 febbraio, avrebbe agito con la specifica intenzione di mettere a tacere il giovane Paolo, impedendogli, con la violenza di esprimere le proprie idee e opinioni. Di certo, politicamente opposte alle sue.

Tutti elementi questi che per il giudice di Viterbo hanno reso necessaria l’applicazione della custodia cautelare. E che oggi, il difensore di Polidori spera di poter revocare.