ANNO 14 n° 117
Acquisto casa e mutuo giovani: quando si ha ancora diritto agli sgravi fiscali
24/02/2024 - 19:38

Dallo scorso primo gennaio 2024 sono decadute le agevolazioni fiscali concesse ai giovani intenzionati a diventare proprietari di casa. La legge di Bilancio ha prorogato il bonus casa giovani solo nella parte riguardante il Fondo di garanzia mutui prima casa, cancellando invece la defiscalizzazione in fase di acquisto dell’immobile e accensione del mutuo.

Il ricorso alla garanzia statale prevede sempre il passaggio obbligato dalla banca erogante il mutuo: l’elenco degli istituti di credito che aderiscono all’iniziativa è consultabile sul sito di Consap, l’azienda incaricata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di gestire le richieste dei mutuatari al Fondo.

Per trovare un mutuo giovani con il Fondo di Garanzia Mutui Prima casa basta consultare il comparatore di MutuiOnline.it, che attraverso i dati personali essenziali e le caratteristiche del mutuo che si intende richiedere, consente di avere visibilità delle migliori offerte di mutui delle principali banche partner della piattaforma.

È frequente trovare, oltre all’accesso alla maxi-garanzia, anche condizioni vantaggiose offerte specificamente a chi non ha ancora compiuto 36 anni: la riduzione delle spese iniziali di perizia, l’azzeramento del costo della pratica di istruttoria, mutui 100% digitali con condizioni esclusive online.

Cosa prevedeva il bonus casa giovani scaduto lo scorso dicembre

Nella parte relativa agli sgravi fiscali, il bonus casa prevedeva per i giovani con età inferiore ai 36 anni e ISEE non superiore ai 40.000 euro l’azzeramento di:

· imposta ipotecaria;

· imposta catastale;

· imposta di registro;

· imposta sostitutiva sul mutuo dello 0,25%.

Inoltre, per le vendite soggette a Iva, aveva previsto un credito d’imposta dello stesso importo dell’Iva versata, da utilizzare in detrazione dell’Irpef nella dichiarazione dei redditi o in compensazione su ritenute d’acconto.

Dopo l’annuncio di uno stop alle agevolazioni fiscali, è arrivata a sorpresa la proroga per determinate situazioni riguardanti contratti stipulati dai giovani acquirenti.

A quali giovani spettano le detrazioni fiscali ancora nel 2024

Un emendamento al decreto Milleproroghe depositato nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera il 9 febbraio ha esteso a tutto il 2024 lo sgravio fiscale per gli under 36 legato all’acquisto della casa con un mutuo. Nello specifico, coloro che hanno firmato il preliminare di vendita entro il 31 dicembre 2023 o che hanno comunque iniziato le trattative per l’acquisto della casa nello stesso anno, hanno diritto all’agevolazione fiscale fino al dicembre 2024, limite massimo entro cui dovranno definirsi il contratto di compravendita e l’atto di mutuo.

Rimane invece per tutti gli under 36 l’accesso alla maxi-garanzia statale dell’80% sui mutui prima casa, prorogata già dalla Manovra finanziaria fino al 31 dicembre 2024.

Il Fondo di garanzia mutui prima casa fino all’80 per cento

Uno dei maggiori ostacoli in passato per i giovani acquirenti è stata la disponibilità di una somma iniziale necessaria ad affrontare la prima parte di spese relative al mutuo.

Un problema che solo nel 2021 il Governo Draghi ha affrontato nel Decreto Sostegni bis, con il potenziamento del Fondo di garanzia mutui prima casa all’80% della quota capitale del mutuo dal 50% precedente, per i giovani che richiedono un mutuo prima casa superiore all’80% del valore della casa. Proprio il ricorso alla garanzia di Stato fino all’80% consente alle banche di rispondere anche alle richieste di mutui più importanti, con loan-to-value fino al 100%, quindi coprendo l’intero valore dell’immobile.

L’introduzione delle agevolazioni riservate ai più giovani ha dato una spinta importante al mercato immobiliare e a quello dei mutui. Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it, nel Lazio in questo primo trimestre dell’anno il 42,5% dei mutuatari under 36 ha richiesto somme oltre l’80% del valore dell’immobile e il 27,6% ha domandato mutui per un valore da 150.000 a 200.000 euro, con un importo medio di 157.042 euro dai 145.758 euro dell’anno precedente.






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